Per il futuro della Ue “si apre un periodo fecondo dove si deciderà sul futuro del Next generation Eu e sul nuovo patto di stabilità. Questi due dibattiti sono politici ed è perciò necessario maggiore protagonismo dei cittadini”.
A dirlo è Alessandro Giordani, direttore generale della Comunicazione della Commissione Europea, durante il convegno “L’Europa in Toscana” che si sta svolgendo nel Rettorato dell’Università di Siena. L’evento, organizzato dal centro Europe Direct di Siena, è anche l’occasione per presentare e commentare un’indagine portata avanti dallo stesso Centro, insieme al Laboratorio analisi e politiche sociali dell’Università di Siena, sul rapporto tra cittadini toscani e Ue. I centri Europe Direct “servono a coinvolgere le persone in modo reale all’interno del processo democratico comunitario”.
Tra gli ospiti dell’iniziativa era presente anche il Governatore della Toscana Eugenio Giani: “La nostra è una Regione che è legata solidamente e storicamente con l’Europa”, ha iniziato così. Giani poi è passato ad analizzare lo studio: ”abbiamo un’opinione positiva sulla Ue e i tentativi sovranisti di ‘staccare’ l’Italia dall’Unione sono stati assopiti ed addormentati da un’impostazione nuova di Bruxelles, un’impostazione che ha poi portato alla nascita del Recovery Fund”. Ora per il Presidente occorre “muoversi su sanità, lavoro, cambiamento climatico”.
Ospiti dell’evento sono stati gli studenti del Liceo Linguistico Don Bosco di Colle Val’Elsa, istituto scolastico che da tempo sta portando avanti una collaborazione con il centro Edic di Siena.
Lo studio
In Toscana il parere dei cittadini verso la Ue è buono, superiore anche alla media nazionale. Due terzi degli intervistati ritengono l’adesione all’Unione un fattore positivo, con più vantaggi che svantaggi. Oltre il 60% dei toscani è inoltre ottimista sul futuro comunitario. Ci sono però anche segnali di scetticismo: solo il 46% del campione crede che gli interessi regionali e nazionali siano considerati da Bruxelles. Non solo: la stragrande maggioranza di chi è stato sentito vorrebbe che la voce dei cittadini fosse maggiormente ascoltata dalle istituzioni comunitarie. Promossa pure la gestione dell’emergenza sanitaria, anche se il rating d’approvazione sul come Bruxelles ha affrontato la crisi è più basso rispetto ai ‘voti’ dati ai Comuni, alla Regione e al Governo. Tra i toscani c’è molto interesse -oltre l’80% del campione- verso le tematiche che coinvolgono la Ue ed in molti chiedono di avere anche più informazioni, soprattutto riguardo ai diritti di cittadinanza europei e politiche sociali. La priorità principale da affrontare dall’Unione? Per la maggior parte dei cittadini sentiti è l’economia, con l’ulteriore richiesta di combattere la disoccupazione, l’aumento dei prezzi e del costo della vita e migliorare la situazione economica. Temi cari ai toscani sono anche quelli dell’ambiente e del cambiamento climatico. Infine ci sono gli interventi comunitari: ambiente, ricerca, cultura e occupazione sono i principali ambiti dove chi è stato intervistato vuole vedere indirizzati i fondi europei.
“Non dobbiamo essere autoreferenziali, ma urge capire anche dal basso quale è la percezione della Ue tra i cittadini, specie tra i più giovani”, così Massimiliano Montini, docente dell’ateneo e responsabile scientifico del Centro Europe Direct commenta l’iniziativa. “L’Europa sta portando avanti tantissimi progetta e il momento è complessa visto che c’è anche una fase nuova, quella del Pnrr che prevede una interazione inedita tra Bruxelles, Governo di Roma e territori”.
“Il giudizio sull’impatto delle politiche dell’Europa nel territorio è positivo”, ma “emergono anche considerazioni critiche, soprattutto rispetto alla fase di ascolto delle istituzioni comunitarie verso i cittadini e verso le esigenze locali”. Lo sottolinea Francesco Olmastroni, ricercatore del dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Siena che ha curato la ricerca.
“Questo studio prosegue ed amplia un lavoro già fatto con Europe Direct sugli studenti dell’Ateneo – conclude Pierangelo Isernia, docente dell’Università e direttore del Laboratorio analisi e politiche sociali -. I toscani mostrano un comportamento ‘in linea’ con la cittadinanza italiana nei confronti dell’Europa e ritengono che questa abbia un ruolo importante in Italia e che possa contribuire ad uno sviluppo ulteriore della loro Regione”.
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