Pare proprio la Provenza, parafrasando Pieraccioni ma siamo vicino ad Asciano, tra la bellezza delle Crete e le cave del pregiato travertino. Qui, 8mila piante di lavanda – un ettaro di terreno – rendono il paesaggio un quadro di Monet e attraggono visitatori da tutto il mondo.
L’idea vincente è quella di due fratelli, Emma e Guido Draghi, 25 e 23 anni, terza generazione di una famiglia che gestisce l’azienda agricola Il Molinello. “Volevamo fare qualcosa di diverso e condividere questa bellezza che abbiamo nel lavandeto con più persone possibili”, dice Guido. In tantissimi vengono a godere di questa distesa viola, godendo di romantici picnic, aperitivi a km zero, musica dal vivo e fresco della sere d’estate.
La lavanda, dopo l’esplosione della fioritura, verrà ora tagliata per produrre olio essenziale ma per l’anno prossimo i ragazzi hanno già in cantiere diversi progetti. “Stiamo pensando di mettere in cantiere diverse cose”, afferma Guido. Ma perché due ventenni si sono cimentati in questa esperienza? “Intendevamo – risponde ancora il ragazzo – fare della nostra passione il nostro lavoro”.
A Emma e Guido si aggiunge Bernardo, il terzo fratello quattordicenne che ha la passione per la pasticceria. “Non vediamo l’ora che finisca il suo percorso all’ Istituto alberghiero per mettere il suo talento a frutto”, afferma Emma.
Una realtà , quella de Il Molinello, che senza il concetto di famiglia e scelte di vita molto forti non sarebbe andata avanti. Erano avvocati, insegnanti, ricercatori, biologi: dai nonni ai genitori fino ai nipoti: una scelta definitiva di ritorno alla terra. “La cosa bella di avere un posto come questo da gestire è mettere l’immaginazione e l’energia in qualcosa che poi torna a noi -evidenzia ancora la ragazza-. Ecco perché nel futuro vediamo tanto impegno ma anche grande soddisfazione”.
Giovani e agricoltura, una decisione non facile ma accade sempre più spesso. E il progetto ha avuto un’ottima risposta dal territorio. “Il Comune – conclude la giovane imprenditrice – è sempre stato disponibile e abbiamo sempre collaborato”.
Katiuscia Vaselli