La IX edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy, conclusasi a Siena il 2 settembre, conferma il continuo trend di crescita della manifestazione nei numeri e nel successo di pubblico e di critica.
Il festival estivo dell’Accademia Chigiana, intitolato quest’anno “Parola”, si è svolto nell’anno del Centenario delle attività musicali chigiane, animando per due mesi Siena e i più suggestivi luoghi delle terre senesi e della Toscana.
Un programma di ampio respiro internazionale, con la direzione artistica di Nicola Sani, che ha presentato oltre 100 concerti da camera e sinfonici, 6 titoli d’opera e altri eventi organizzati in 6 percorsi tematici lungo 2 mesi di festival. A questi si aggiungono gli aperitivi musicali che hanno visto esibirsi quasi tutte le sere i giovani talenti dei corsi di alto perfezionamento nel Cortile di Palazzo Chigi Saracini all’interno del ChigianaArtCafè.
Il festival è stato interamente prodotto dall’Accademia Chigiana, istituzione leader in campo internazionale nel settore dell’alta formazione, in collaborazione con prestigiosi partner in Italia e all’estero, capace di trasformare il potenziale dell’offerta formativa delle sue prestigiose masterclass estive, uniche nel panorama mondiale, in un cartellone di spettacolo tra i più ampi e apprezzati d’Europa.
Tanti i protagonisti italiani e internazionali di prima grandezza, tra cui Tabea Zimmermann, Lilya Zilberstein, Sara Mingardo, Daniele Gatti, Salvatore Sciarrino, Ilya Gringolts, Salvatore Accardo, David Krakauer, François Bonnet, Christian Schmitt, Sào Soulez Larivière, Andrea Molino, Kai Röhrig, Eliot Fisk, Alessandro Carbonare, Antonio Meneses, David Geringas, Bruno Giuranna, Nicola Piovani, Giovanni Puddu, Sung-Won Yang, Enrico Pace, Vittorio Ghielmi, Alfredo Bernardini, Marcello Gatti, Hiro Kurosaki, Marco Testori, Florian Birsak, Antonio Caggiano, Tonino Battista, Giuseppe Ettorre, Uto Ughi, Simone Bernardini, Stefano Battaglia, il GRM di Parigi, nonché numerose formazioni vocali e strumentali, tra cui il Mozarteum Vocalensemble di Salisburgo, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Quartetto Prometeo, il Quartetto Indaco, il Chigiana Percussion Ensemble e il Chigiana Keyboard Ensemble, nonché i registi Rosamund Gilmore, Lorenzo Mariani e Cesare Scarton e moltissimi altri.
I concerti sinfonici e le produzioni d’opera, hanno coinvolto 5 formazioni orchestrali: l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Senzaspine di Bologna, l’Orchestra Barocca dell’Università Mozarteum di Salisburgo, la Siena Jazz University Orchestra.
La manifestazione ha coinvolto attivamente tutta la città di Siena, rafforzando il legame collaborativo con il Comune di Siena, allargando inoltre il raggio d’azione alle terre senesi e a tutto il territorio della Toscana.
Oltre 1000 gli artisti coinvolti, con una significativa presenza in cartellone di compositrici e compositori contemporanei, 68 in totale. Pur essendo un festival dedicato a tutto il grande patrimonio musicale, dal rinascimento ai nostri giorni, la valorizzazione della musica d’oggi è uno degli elementi identitari dell’Accademia e del festival, nel corso del quale sono state eseguite oltre 100 composizioni e opere di teatro musicale del nostro tempo, con 31 prime esecuzioni assolute e 2 prime esecuzioni nazionali, tra cui 6 capricci per violino solo di Salvatore Sciarrino, commissione dell’Accademia Chigiana in occasione del centenario, per l’esecuzione di Ilya Gringolts, Canticum… (ballata) per coro misto di Luciano Berio, prima assoluta della versione postuma (2020), Spatio intermisso [temporis] di Jacopo Baboni-Schilingi, le opere di teatro musicale Elissa di Henry Fourès e Protocolli (2018) di Fausto Razzi (prima rappresentazione della nuova edizione), con il Cluster Ensemble diretto da Fabio Galadini. E 2 nuove creazioni in prima assoluta commissionate dall’Accademia Chigiana: la grandiosa e innovativa opera La vérité, pas toute di Andrea Molino, per 32 voci, 8 percussionisti distribuiti nello spazio, 10 telecamere mobili e live electronics, con il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Chigiana Percussion Ensemble e la regia del suono e live electronics di Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e Julian Scordato diretti da Lorenzo Donati e Ad sidera tollere vultus di Fabrizio Festa, per clarinetto e 6 pianoforti, interpretata da Alessandro Carbonare con il Chigiana Keyboard Ensemble.
Se “Parola” è stato il tema dell’edizione 2023 del festival, il consueto focus su un autore contemporaneo è stato dedicato a Luciano Berio, in occasione del ventennale della scomparsa (1925-2003), di cui il festival ha proposto 30 tra le sue opere strumentali e vocali maggiormente significative: Coro (1974-76), Voci (1984), Notturno (1993), Six encores (1965-90), Sequenza XIV (2002), Cries of London (1974-75), Sequenza VI (1967), Naturale (1985-86), Sequenza VIII (1976), Altra Voce (1999), Différences (1958-59), Visage (1961), Sequenza III (1965), Sequenza II (1963), Circles (1960) Quartetto (1956), Canticum… (ballata) per coro misto (1988) in prima esecuzione assoluta postuma, A-Ronne (1974), E si fussi pisci (2022), Thema (Omaggio a Joyce) (1958), Chants parallèles (1975), Sequenza IX (1980), Sequenza XIb (2004) versione di Stefano Scodanibbio, Sequenza IV (1966), Sequenza XI (1987-88), Les mots sont allés…’recitativo’ pour cello seul (1978), Sequenza I (1958), Sequenza VII (1969), Linea (1973), Korot (1998). Un ampio omaggio al grande compositore italiano, alla cui realizzazione ha preso parte il Centro Studi Luciano Berio e che ha visto la partecipazione agli appuntamenti in cartellone di Talia Pecker Berio, Presidente onorario del Centro Studi Luciano Berio, oltre alla presenza del Presidente Maurizio Frittelli. Un ciclo di straordinaria ampiezza, con esecuzioni estremamente significative, a partire dal memorabile concerto inaugurale del festival, il 6 luglio, in cui sono stati eseguiti nella Chiesa di Sant’Agostino due tra i massimi capolavori di Luciano Berio: Voci, per viola e due gruppi strumentali e Coro, per quaranta voci e strumenti, con la viola solista di Tabea Zimmermann, il Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini, l’Orchestra della Toscana e la direzione di Andrea Molino
Grande successo per la suggestiva serata del “Concerto per l’Italia” in Piazza del Campo, tenutosi il 19 luglio, un evento tra i più attesi di tutto il Festival e dell’estate musicale, giunto alla terza edizione, in cui Siena si è mostrata al pubblico di tutta Italia in tutta la sua splendida bellezza notturna. Una serata carica di magia, il cui protagonista è stato Daniele Gatti, che ha diretto per la prima volta all’Accademia Chigiana, alla testa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con Lilya Zilberstein solista al pianoforte, in un programma dedicato a Mozart e Čajkovskij, trasmesso in diretta televisiva e radiofonica dalla RAI. La produzione di RAI Cultura, trasmessa in diretta su RAI 5, con la regia di Claudia De Toma, ha registrato 95.000 spettatori, mentre la diretta radiofonica di RAI Radio 3 ha raggiunto oltre 30.000 ascoltatori. I posti a sedere in Piazza del Campo hanno registrato il tutto esaurito (2.500 posti a sedere), oltre a un analogo numero di spettatori disposti nella fascia circostante e nei locali della piazza. Dopo la diretta televisiva, la visione del concerto è liberamente disponibile sulla piattaforma digitale RAI Play.
Il Chigiana International Festival ha ritrovato quest’anno anche il tradizionale appuntamento con la grande musica sinfonica nell’iconica cornice dell’Abbazia di San Galgano, che ha riscosso enorme successo, il 9 agosto scorso, con l’Orchestra Senzaspine di Bologna diretta da Luciano Acocella.
Il tutto esaurito ha anche caratterizzato il secondo concerto tenutosi in Piazza del Campo che ha visto il violinista Uto Ughi, già allievo e docente chigiano, curatore della programmazione delle manifestazioni concertistiche celebrative del Centenario delle attività musicali chigiane, con l’ORT – Orchestra della Toscana diretta da Simone Bernardini impegnati in un programma dedicato a Kreisler, Bruch e Mendelssohn-Bartholdy.
Sono stati 6 i titoli d’opera realizzati quest’anno, il numero più alto di sempre. In particolare, il Chigiana OperaLab ha raddoppiato le sue produzioni, coinvolgendo non solo gli allievi del corso di direzione d’orchestra tenuto da Daniele Gatti e l’Orchestra Senzaspine (formazione in residenza per l’intera durata del corso), ma anche i cantanti dello Young Artists Program dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, i neo diplomati della Verona Accademia per l’Opera e gli allievi dell’Accademia di Brera, impegnati al Teatro dei Rinnovati di Siena in Trilogia verdiana, spettacolo composto da tre momenti tratti da celebri opere di Giuseppe Verdi (La traviata Atto II, Rigoletto Atto III, Falstaff Atto III), con la regia di Lorenzo Mariani, scene di William Orlandi e Francesco Bonati, video di Mattia Diomedi e luci di Gianni Mirenda.
Sul palcoscenico del Teatro dei Rozzi gli allievi del corso di Canto tenuto da William Matteuzzi sono stati protagonisti del nuovo doppio allestimento de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e de Il campanello di Donizetti, con la regia di Cesare Scarton, la coreografia di Francesca Duranti, le luci di Lucia Ferrero, borsista junior dell’Associazione GuidoLeviLab, sotto la guida del tutor Claudio Coloretti. La realizzazione musicale è stata affidata a un ensemble da camera composto dal Quartetto Leonardo (uno dei più interessanti tra i giovani quartetti d’archi italiani emergenti, formatosi ai corsi estivi della Chigiana) e da Francesco De Poli al clavicembalo e pianoforte. Il campanello di Donizetti è stato proposto in un’originale trascrizione cameristica, che ha riscosso grande apprezzamento dal pubblico e dalla critica, realizzata da David Vicentini espressamente per questa nuova produzione dell’Accademia Chigiana, riscuotendo grande apprezzamento dal pubblico e dalla critica.
Dopo il felice esito dello scorso anno della Cantata scenica di Antonio Vivaldi La Senna festeggiante, la sinergica collaborazione tra l’Accademia Chigiana e l’Università Mozarteum di Salisburgo per i corsi di musica barocca (Chigiana-Mozarteum Baroque Program) ha dato vita a una nuova, straordinaria produzione di teatro musicale: critica e pubblico sono rimasti entusiasti per il nuovo allestimento, proposto in due serate il 29 e 30 agosto, del capolavoro di Henry Purcell Dido & Aeneas, completato dalla messa in scena della nuova creazione di teatro musicale appositamente commissionata al compositore francese Henry Fourès, intitolata Elissa, prologo ed epilogo per il Dido & Aeneas di Purcell, su testo di Elisabeth Gutjahr. Il nuovo allestimento, diretto da Kai Röhrig, è stato realizzato da un team artistico d’eccezione con Rosamund Gilmore regia, Clara Schwering scene e costumi, Eike Mann drammaturgia e proiezioni.
Significativo e gradito il ritorno alla Chigiana di Nicola Piovani, già docente dell’Accademia per il Corso di Musica per film, con lo spettacolo Note a Margine, con immagini di Milo Manara. Già docente dell’Accademia per il Corso di Musica per film nei primi anni 2000, Piovani ha incantato il pubblico con la musica e i racconti legati a momenti indimenticabili della sua esperienza nella cinematografia e nella creazione di capolavori assoluti della canzone d’autore italiana. La serata è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione “Artemio Franchi”, in occasione del quarantesimo anniversario della scomparsa di Artemio Franchi.
Numeri in crescita anche per la 92ª edizione dei Corsi estivi di alto perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena, con 32 corsi di alto perfezionamento e 5 laboratori di produzione, record assoluto nella storia dell’Accademia. Una realtà che attira talenti da tutto il mondo con 737 domande di iscrizione (in incremento rispetto al 2022) provenienti da 44 Paesi del mondo, dagli Stati Uniti all’Asia, dall’Europa all’Australia. 411 gli allievi chew hanno partecipato ai corsi estivi di quest’anno. Un’edizione che ha proposto quale novità assoluta e caso unico nel panorama nazionale, il corso di composizione con strumenti antichi, nel quadro delChigiana-Mozarteum Baroque Program, affidato a Simone Fontanelli, che si è aggiunto alle due “new entries” tra i docenti di quest’anno, Tabea Zimmermann per la Viola e Sara Mingardo per il Canto Barocco.
“Il Chigiana International Festival & Summer Academy – dichiara il Direttore artistico Nicola Sani – giunto alla nona edizione dopo avere raccolto l’eredità storica delle Settimane Musicali Senesi, costituisce oggi un nuovo paradigma nella dinamica delle grandi manifestazioni musicali del nostro Paese. La Chigiana interpreta pienamente il suo ruolo di Accademia di alto perfezionamento, che consiste nel portare avanti un’azione determinante per l’avvio alla carriera dei giovani talenti musicali provenienti da tutto il mondo, com’è testimoniato dai brillanti risultati raggiunti da molti allievi chigiani nelle principali Istituzioni concertistiche e nei teatri d’opera in Italia e all’estero. Il Festival si configura come una piattaforma internazionale in continua evoluzione, una manifestazione unica al mondo dove i più grandi musicisti di oggi giungono a Siena per lavorare a fianco dei giovani e dare vita a nuove idee e nuovi progetti e realizzare produzioni inedite con una forte proiezione verso l’innovazione in tutti i settori del “fare” musicale. Un festival che oggi, grazie ai molteplici rapporti di collaborazione e coproduzione in Italia e all’estero avviati dalla Chigiana, costituisce uno straordinario attrattore di interesse per tutto il pubblico della grande musica per l’altissimo livello della qualità artistica dell’offerta, per l’unicità e l’originalità dei programmi e per la straordinaria bellezza del contesto storico e artistico in cui si svolgono le manifestazioni. Solo alla Chigiana l’energia e l’immenso potenziale delle nuove generazioni che si apprestano a diventare protagoniste del panorama dello spettacolo si incontra con la grande esperienza dei principali artisti di oggi in un connubio che rinnova profondamente l’offerta di musica nel nostro Paese. Il pubblico, in continua crescita, premia questa formula anche nelle proposte più innovative, come sono state quest’anno l’ampio ciclo dedicato a Luciano Berio, l’opera intermediale di Andrea Molino, le proposte di teatro musicale contemporaneo in prima esecuzione e la straordinaria, la spettacolare installazione tecnologica del GRM di Parigi, che ha portato in esclusiva a Siena l’Acousmonium, avveniristica orchestra di 80 altoparlanti con cui sono state realizzate tre intense giornate di workshops e concerti. L’elevatissimo numero di artisti coinvolti, oltre 1000, altro record assoluto nella storia delle estati chigiane, sottolinea il prestigio dell’Accademia Musicale Chigiana a livello internazionale, una realtà guardata con ammirazione in tutta Europa e nel mondo. Il Chigiana International Festival, con i suoi oltre 100 concerti e spettacoli d’opera costituisce oggi un importante fattore di motivazione per il turismo di qualità a Siena e in tutto il territorio senese”.
Secondo il Direttore Amministrativo Angelo Armiento “nell’anno del Centenario, la Chigiana ha ulteriormente potenziato la sua offerta formativa e di spettacolo, coinvolgendo un numero eccezionale di artisti e studenti, accrescendo le collaborazioni nazionali e internazionali ed ampliando le sedi di spettacolo su Siena e nel territorio toscano. Considerando che la quasi totalità degli eventi e dei concerti sono interamente originali e sono realizzati in meno di 2 mesi, si può capire come lo sforzo organizzativo messo in campo dall’Accademia sia stato anche quest’anno imponente. Questi straordinari risultati sono stati raggiunti dalla Chigiana grazie all’impegno e alla professionalità della propria struttura, in sinergia con i tecnici dei Teatri di Siena per le produzioni realizzate in teatro e con diverse maestranze del territorio, sempre più specializzate nel fornire supporto nella realizzazione di spettacoli dal vivo”.
È tornato a pieno regime anche il workshop di comunicazione e critica musicale online “TellMeChigiana”, che con centinaia di video, foto, storie, reels, scritti critici e altri contenuti digitali di vario formato, ha offerto il racconto del Festival, della Summer Academy e dei loro protagonisti a tutta la comunità di persone vicine alle attività chigiane, anche quelle distribuite in diversi luoghi lontani del mondo. Da rilevare il significativo incremento di follower su Instagram e la tenuta dei contatti su tutte le piattaforme social dell’Accademia. La imponente attività di produzione video e audio fornirà i contenuti alle emittenti radiofoniche e televisive nazionali che daranno la possibilità di fruire alcuni eventi particolari del festival anche durante la stagione invernale, oltreché alimentare un archivio online che ormai conta alcune migliaia di titoli.
36 i luoghi del Festival, che quest’anno ha esteso il proprio raggio d’azione dal cuore di Siena e dalle terre senesi alle provincie di Arezzo e di Grosseto e che coinvolge la partecipazione di 7 aziende vinicole del Gallo Nero, nelle quali si sono svolti gli appuntamenti del ciclo di concerti Chigiana Chianti Classico Experience, realizzato in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico, che ha visto protagonisti in luoghi di grande fascino paesaggistico i giovani talenti allievi dei corsi di alto perfezionamento musicale dell’Accademia Chigiana, riscuotendo un caloroso successo.
I due mesi di festival sono stati arricchiti anche dalla serie di 7 incontri di divulgazione “Chigiana Lounge”, a cura di Stefano Jacoviello, che hanno preso luogo nel cortile del Palazzo Chigi Saracini, ricollegandosi alla tradizione delle serenate al conte e trasformando il ChigianArtCafé in una specie di agorà dove discutere apertamente sul tema del Festival e le sue implicazioni tanto nella programmazione musicale quanto nell’attualità e nelle arti.
Le conversazioni davanti al pubblico del Festival e trasmesse in diretta webradio hanno ospitato personalità di rilievo nel mondo della produzione culturale come il poeta Lello Voce, lo storico dell’arte Tomaso Montanari, i maestri Eliot Fisk, Vittorio Ghielmi e Andrea Molino, il giovane critico e direttore artistico Alessandro Tommasi, e tanti altri.
Particolare interesse ha suscitato la mostra incentrata sul rapporto tra la musica e il contesto visivo evocato dal suono della parola, che il Festival ha dedicato all’artista finlandese Tiina Osara. La sua mostra Notation (catalogo a cura di Stefano Jacoviello, Ed. Sillabe, Livorno), dedicata alla pittura asemica, pensata e realizzata espressamente per dialogare con il tema della manifestazione e ospitata negli spazi espositivi del ChigianArtCafé, ha accolto centinaia di visitatori.
Il festival è stato raccontato e “contrappuntato”, infine, dal palinsesto di Chigiana RadioArte, la webradio del Festival, realizzata in collaborazione con Inner Room di Siena e curata da Federico Fusi e Martina Líšková, che ha trasmesso h24 per l’intera durata del Festival per oltre 1800 ore di ascolto, raggiungendo 11 Paesi: Italia, USA, Francia, Spagna, Argentina, Brasile, Federazione Russa, Grecia, Seychelles, Polonia e Georgia. Con la partecipazione di centri di creazione e diffusione internazionali, quali 60 secondes – Radio Festival Canada, Linz FMR Festival Linz (Austria) e molti altri.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2023 è stato realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Siena, il sostegno di Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Montepulciano, Chiusi e Pienza, Rotary Club Siena e Rotary Club Siena Est, Lions Club, Società Esecutori Pie Disposizioni.