Nella prima del 1300 Siena era una città al culmine della sua potenza economica. In questo periodo venne deciso di ampliare la cattedrale del tempo. Un progetto che avrebbe reso il Duomo di Siena una delle più grandi dell’intera cristianità. Un progetto che per una serie di calamità non vide mai il suo compimento. I lavori iniziarono con un ampliamento della parte posteriore, costruendo in Vallepiatta un nuovo battistero e prevedendo di far sviluppare sopra di esso due campate di estensione del ‘vecchio’ Duomo. Nel 1339, dopo accese discussioni, il Consiglio generale deliberò di ricostruire la chiesa. La città però con l’avvicinarsi alla metà del secolo conobbe un crisi che la colpì duramente: la peste nera falcidiava i cittadini, l’ economia della Repubblica conobbe una fase di depressione. Fu un duro colpo per Siena ma ad essere colpito maggiormente fu quello che sarebbe dovuto diventare il Duomo nuovo che non vide mai la sua nascita.
Sabato 16 febbraio alle 10 alla sala delle Statue del Museo dell’Opera, ultimo appuntamento con Risvegli d’Arte.
Muovendosi tra la piazza del Battistero e la piazza Jacopo della Quercia, Roberto Bartalini, ripercorrerà la sfortunata storia del Duomo nuovo, perlustrando quanto è sopravvissuto del cantiere incompiuto.
L’evento è a numero chiuso, si consiglia la prenotazione al 0577/286300 oppure opasiena@operalaboratori.com
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