Siena

Un motivo insolito per andare a Firenze: il festival giapponese

Ogni motivo è valido per ritornare a Firenze.

Tanto più quando il motivo è decisamente insolito come il Festival Giapponese che l’associazione Lailac organizza dal 1999 proprio per avvicinare due mondi e due culture profondamente diverse, ma anche inesorabilmente attratte fra di loro (Fortezza da Basso, 26-27 novembre 2022).

Il Festival, infatti, ha il patrocinio sia dell’Ambasciata del Giappone, sia di Regione Toscana e Comune di Firenze e offre un ampio cartellone di spettacoli di danza, musica, arti marziali, dimostrazioni e workshop.

La Fortezza da Basso darà per due giorni un vero e proprio Giappone in miniatura, con aree tematiche affidate ad artisti ed intrattenitori di quello che è sempre bello definire il paese del Sol Levante. Il Bazar, per esempio, sarà l’area dedicata all’autentico artigianato giapponese, con una infinita varietà di oggetti. Ma ci saranno anche l’area creativa (con l’antica e affascinante arte della calligrafia), l’area della cucina giapponese e l’area del Te, con la preparazione del Te Ousu nella forma del Kazari e la preparazione del Te Okoicha nella forma classica: una disciplina interiore che vuole insegnare a gestire le proprie emozioni ed a dirigere tutte le proprie energie verso l’ospite, allo scopo di creare un momento di incontro unico e irripetibile.

Per chi vuole essere protagonista in prima persona, e non soltanto spettatore – per una foto super instagrammabile – l’occasione giusta è quella della vestizione del kimono aperta al pubblico.

Nell’area degli spettacoli, Hanafuji di Lailac (storico gruppo di danza tradizionale giapponese) presenterà una performance in cui sono presenti tutti i principali stili di ballo di questo paese. Modern Kabuki Manjushaka porterà al festival le danze con i draghi. Il Maestro di spade Akira Kanou, attore e coreografo di scene di lotta, alla sua prima volta assoluta in Toscana, terrà una dimostrazione dell’arte delle spade ed uno sketch comico tradizionale del teatro giapponese in coppia con Yumeya, leader dei Manjushaka. Infine, lo spazio dedicato alle arti marziali – tra cui l’arte del Bushido dei samurai – sarà affidato al maestro Tomita Takeji.

Roberto Guiggiani

marco crimi

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