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Un Natale che aiuta: il regalo di Acquedotto del Fiora ai dipendenti sostiene Legambiente e i bambini di Chernobyl

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Un pacco di Natale che va oltre il regalo e diventa un gesto concreto di solidarietà, tutela ambientale e responsabilità sociale. È questa la scelta compiuta quest’anno da Acquedotto del Fiora, che ha deciso di sostenere l’EcoNatale di Legambiente offrendo ai suoi oltre 450 dipendenti una confezione solidale legata al Progetto Rugiada, dedicato ai bambini delle aree colpite dal disastro di Chernobyl.

Le eco-confezioni, realizzate con materiali sostenibili grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Scatolifici, contengono prodotti biologici e di filiera corta, provenienti da aziende agricole virtuose, agricoltura sociale e commercio equo. Ogni confezione si traduce così in un aiuto concreto per i bambini che vivono nelle zone ancora contaminate, sostenendo percorsi di cura, alimentazione sana e monitoraggio sanitario.

Il Progetto Rugiada consente infatti ai più piccoli di trascorrere un periodo in un centro specializzato in Bielorussia, lontano dalle aree a maggiore contaminazione, dove possono ricevere cure mediche e un’alimentazione controllata, fondamentali per contrastare gli effetti dell’esposizione ai radionuclidi ancora presenti nell’ambiente.

“Siamo impegnati a favore della solidarietà, della tutela dell’ambiente e della salute – spiega Roberto Renai, presidente di Acquedotto del Fiora – per questo abbiamo scelto di fare la differenza, sostenendo l’EcoNatale di Legambiente, con cui abbiamo dato vita ad una collaborazione preziosa che darà frutti importanti. Quest’anno il pacco natalizio per gli oltre 450 dipendenti della nostra azienda assume quindi un significato particolare, come sostegno concreto ad un’iniziativa lodevole che parte dal nostro territorio per parlare al mondo e aiutare i più fragili. Coltiviamo la fiducia nel futuro, facendo la nostra parte per renderlo migliore”.

“Acquedotto del Fiora ha scelto di mettere le persone al centro – afferma Anna Varriale, amministratore delegato di Acquedotto del Fiora – sia sostenendo un progetto importante che guarda alla salute dei bambini e del pianeta, sia dando un valore particolare al tradizionale pacco di Natale per i dipendenti, che quest’anno parla la lingua della solidarietà, dando così vita ad un legame virtuoso tra azienda, territorio e mondo”.

“Ogni gesto di solidarietà è un passo verso un futuro più sicuro e sano – commenta Angelo Gentili, responsabile del progetto per Legambiente – . Scegliere EcoNatale significa compiere un atto che tiene insieme tre dimensioni decisive: la tutela ambientale, la promozione di filiere etiche e il sostegno concreto ai bambini che ancora oggi pagano le conseguenze del disastro di Chernobyl. Per questa ragione la scelta di Acquedotto del Fiora assume un valore particolarmente importante: dimostra come le realtà del territorio possano essere protagoniste attive di un percorso che unisce sostenibilità, giustizia sociale e attenzione alle persone più fragili”.

Secondo Gentili, “la partecipazione di un’azienda di servizi pubblici come Acquedotto del Fiora è un esempio virtuoso di economia civile e responsabilità condivisa. Parlare di territorio significa anche costruire comunità capaci di prendersi cura del proprio futuro e delle nuove generazioni, dentro e fuori i confini geografici in cui viviamo. È questo lo spirito che ci guida e che vorremmo vedere sempre più diffuso: scegliere un regalo non solo bello o utile, ma capace di cambiare la vita di qualcuno”.

Legambiente ricorda infine che oltre 5 milioni di persone vivono ancora in aree contaminate tra Bielorussia, Russia e Ucraina, e che i bambini restano i soggetti più esposti ai rischi sanitari. In questo contesto, l’EcoNatale non è solo una raccolta fondi, ma un invito a scegliere regali consapevoli, capaci di generare valore per le persone e per l’ambiente.