Siena

Un solo positivo su 723 campioni: ecco perchè l’Isola del Giglio ha resistito al covid-19

Un solo positivo asintomatico su 723 test. è questo il risultato degli screening che sono stati fatti all’Isola del Giglio da un team di ricercatori, coordinati da Paola Cornelia Maria Muti dell’Università di Milano.La resistenza alla malattia? dovuta a fattori come“ il ridotto tasso di inquinamento atmosferico, le peculiari condizioni geoclimatiche e micro-ambientali – dice Muti-, che potrebbero ridurre la carica virale del Sars-CoV-2 in fase aerea o limitarne l’infettività una volta avvenuta l’esposizione. Tra le varie ipotesi non sono da escludere neppure la genetica stessa della popolazione gigliese o il fatto che ad interessare l’isola sia stato un ceppo virale, caratterizzato da una ridotta virulenza. Si tratta di prime osservazioni scientifiche, che dovranno essere testate con nuovi studi”.

La ricerca ha coinvolto in tutto 723 persone presenti sull’isola durante i giorni dello screening (dal 29 aprile al 3 maggio), includendo residenti e non. Sul totale della popolazione residente e presente al momento dello studio (748 persone), 634 hanno partecipato allo screening (l’85% della popolazione). Nelle tre località isolane si sono registrate le seguenti percentuali: Giglio Castello 80% (268 persone su 336); Giglio Campese 75% (67 persone su 89); Giglio Porto 92% (299 persone su 323). Il test ha identificato un solo soggetto positivo, privo di sintomatologia, confermando la presenza di anticorpi anti-Sars-Cov-2 nei pazienti precedentemente riconosciuti come positivi tramite tampone.

“Questo studio potrà aiutarci a comprendere meglio le caratteristiche e le dinamiche epidemiologiche, cliniche e biologiche, determinate dall’infezione Covid 19. Ecco perché abbiamo accolto la richiesta dell’Università di Milano, inviando sull’isola 1500 kit di test sierologici – afferma il presidente Enrico Rossi -. Si tratta di un primo importante contributo alla ricerca, reso possibile grazie alla fattiva collaborazione dell’intera comunità gigliese, del sindaco e dell’amministrazione comunale che hanno informato i cittadini e sostenuto l’iniziativa, e della Asl sud est, che ha assistito lo studio con specifici dispositivi di protezione individuale. Non lasciamo nulla di intentato, pur di contribuire al meglio delle nostre possibilità alla tutela della salute pubblica”.

marco crimi

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