“Una Pasqua di speranza nel tempo della violenza dilagante”: l’augurio del cardinale Lojudice

“Voglio augurare a tutti una Pasqua autentica, una Pasqua di speranza. È una parola che ritorna spesso nei nostri dialoghi, nei nostri interventi, in ogni occasione in cui comunichiamo, perché la speranza è il tema del Giubileo ed è ciò che non dovrebbe mai mancare in nessun contesto umano, sociale o cittadino”, così il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, in un videomessaggio rivolto alla comunità dei fedeli.

“Colgo l’occasione per rivolgere un augurio sincero a tutte le famiglie, a tutte le persone, in particolare a chi sta vivendo un momento di sofferenza: ai malati, a chi si trova in ospedale, a chi attraversa una fase difficile della propria esistenza”, ha aggiunto. “Un augurio speciale, dunque, soprattutto in questo tempo in cui la violenza sembra dilagare, colpendo in modo improvviso e imprevedibile. Abbiamo bisogno di una speranza attiva, non passiva o inerte, ma viva: una speranza che ci veda protagonisti, ciascuno nel proprio piccolo. Ognuno di noi può fare qualcosa per contrastare la violenza e il clima di pessimismo che troppo spesso ci circonda”.

“Cristo è risorto – continua-. Ne siamo convinti, lo affermiamo: è il fondamento della nostra fede, il senso dell’esistenza della Chiesa, il motivo per cui esistiamo noi sacerdoti, ed è anche il senso più profondo della vita di ciascuno di noi. Abbiamo il dovere di raccontarlo, di dirlo con ogni mezzo possibile. Poi, naturalmente, ciascuno sarà libero di accogliere o meno questa verità che ci anima. Auguro a tutti una risurrezione piena, totale, con Cristo nel giorno della sua Pasqua – conclude-. Che possa essere una risurrezione che entri anche nelle nostre vicende quotidiane – piccole, medie e grandi – e che coinvolga davvero tutti: dal bambino appena nato all’anziano che si prepara all’incontro con il Signore nella gloria. Buona Pasqua a tutti”.