Si chiude con un risultato di esercizio positivo di oltre 12 milioni di euro il bilancio consuntivo 2020 dell’Università di Siena, approvato questa mattina dal consiglio di amministrazione dell’ateneo. Il documento è stato presentato alla stampa dal rettore Francesco Frati, dal delegato per il bilancio Pasquale Ruggiero e dal direttore generale Emanuele Fidora.
“La combinazione di una previsione prudente e delle circostanze eccezionali nelle quali si è sviluppata l’attività amministrativa, ma anche istituzionale e di missione dell’ateneo nel 2020 – spiega il rettore Francesco Frati nella sua relazione di accompagnamento al documento -, contribuisce a far registrare un utile di esercizio molto significativo, funzionale a dare copertura agli investimenti dei prossimi anni”.
Una frazione considerevole dell’utile, oltre 3 milioni di euro, sarà infatti destinata al budget degli investimenti e ulteriori 2 milioni agli accantonamenti necessari per la realizzazione del nuovo complesso didattico dell’area medica. Altri 600mila euro andranno a sostegno degli investimenti nell’area dell’edilizia per il corrente anno 2021. Con i 4.262.860 euro destinati a progetti e attività prevalentemente di ricerca già in corso, l’ateneo dà copertura agli investimenti in questa area, per interventi programmati soprattutto dai dipartimenti su risorse precedentemente acquisite. Inoltre, circa 1 milione di euro viene accantonato per l’attivazione di progetti straordinari di ricerca e la copertura di potenziali squilibri, insieme ad altre risorse, per circa 130 mila euro, volte a rafforzare il piano di sostegno alla ricerca.
“L’approvazione del bilancio di esercizio per l’anno 2020 in piena pandemia – prosegue il rettore Frati – ci consente una riflessione sul modo con il quale, anche dal punto di vista contabile-amministrativo, l’ateneo ha affrontato uno degli anni più difficili della sua storia. La destinazione dell’utile conseguito rappresenta lo strumento più efficace per sostenere le iniziative di rilancio che anche il nostro ateneo è chiamato a pianificare per il periodo post-Covid”.
Per quanto riguarda i proventi, la voce più rilevante, il fondo di finanziamento ordinario erogato dal Miur, registra una positiva evoluzione: dai 104,7 milioni del 2019 si è passati a 107,9 milioni nel 2020. “Sebbene in
parte dovuto a misure straordinarie varate in occasione della pandemia Covid-19 – spiega Frati – l’incremento del Ffo ha esercitato effetti positivi sul conto economico, e, aspetto non secondario, segna l’inizio di una stagione in cui il Fondo dovrebbe tornare a crescere”.