Università, Di Pietra: “Con il semestre filtro è una fase di assestamento per le immatricolazioni”

Un anno di transizione per le immatricolazioni all’Università di Siena, in particolare per il corso di Medicina, dove è stato introdotto il semestre filtro. La novità, spiega il rettore Roberto Di Pietra, ha portato a una fase di assestamento nei numeri.

“Siamo di fronte a una fase di assestamento: sarà solo dal prossimo anno che avremo un punto di riferimento più stabile per valutazioni più accurate. In ogni caso, siamo partiti bene. Ci aspettavamo circa 500 partecipanti e ci sono tutti: frequentano regolarmente le lezioni ed è già un buon segnale. Vedremo i risultati con gli esami nazionali del 20 novembre e del 10 dicembre: da lì capiremo meglio come ha funzionato l’intero percorso”.

 

 

A margine del Matricola Day, Di Pietra ha sottolineato anche l’importanza dell’integrazione tra università e città, un sistema che coinvolge associazioni, istituzioni culturali e realtà locali.

“Magari  – prosegue il rettore – qualcuno di loro farà volontariato alla Misericordia, diventerà donatore Avis, frequenterà corsi di primo soccorso e utilizzo delle attrezzature di emergenza. È così che si costruisce una cittadinanza attiva per i nuovi studenti all’interno della città”.

Sul fronte della ricerca, il rettore ha ricordato la necessità di creare nuove opportunità per chi è a fine progetto: “Stiamo lavorando per offrire occasioni non solo dentro l’università ma anche fuori, in collaborazione con il mondo delle imprese e con settori specifici della ricerca applicata. Tutto ciò che valorizza le competenze formate all’interno dell’ateneo è per noi una grande opportunità”.

Infine, uno sguardo alle strutture universitarie, dopo il via libera del consiglio comunale alla variante per San Francesco: “Il cofinanziamento del Ministero ci ha permesso di realizzare un’aula da 200 posti, uno spazio non solo per la didattica ma anche per iniziative culturali e scientifiche della città. È un investimento importante che rafforza il legame tra università e comunità”.