“Nel pomeriggio uscirà un decreto per riprendere l’operazione di voto. Non si ripartirà da capo perché la sospensione e l’annullamento riguardano solo la singola operazione. Le liste dei candidati restano quelle”.
Lo ha detto il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra parlando delle elezioni delle rappresentanze studentesche, che erano state bloccate qualche giorno fa. “Stamani – ha aggiunto – ho inviato un messaggio alla comunità dell’ateneo per far capire quanto sia fondamentale che il voto rimanga libero e segreto. Se così non fosse allora ci sarebbe un problema che riguarda il funzionamento della democrazia”.
Per il rettore “è importante comprendere la differenza tra la campagna elettorale e comportamenti che incidono sulla libertà e segretezza del voto”. Ed ancora: “È avvilente, deludente e triste che, in un’occasione come questa, si verifichino comportamenti di coercizione”.
“Confido nel contributo e nella partecipazione di tutti affinché certi comportamenti non si ripetano”, è il suo auspicio. Sulle sue dimissioni, chieste da Cravos, Di Pietra: sindacato universitario Cravos, “non partecipo a dinamiche in cui chi grida più forte o punta il dito ha ragione – ha detto ancora-. Questo non è il mio metodo”.
Il rettore ha poi evidenziato che, con i tagli delle risorse previsti dal Ministero, si dovrà “necessariamente posticipare il reclutamento”, che potrebbe “slittare dal 2025 al 2026”.
La situazione delle casse nell’atento: “Abbiamo il denaro necessario per svolgere le nostre attività – ha chiarito -. Non bisogna confondere il fatto che il Ministero trasferisce meno finanziamenti con l’idea che non abbiamo fondi”.
MC