Donata Medaglini, ordinaria di Microbiologia e Microbiologia clinica del dipartimento di Biotecnologie mediche, è la nuova prorettrice vicaria dell’Università di Siena.
Il nome è stato reso noto ieri dal rettore Di Pietra poco dopo la cerimonia di ringraziamento e saluto a coloro che hanno concluso l’attività lavorativa nell’ultimo triennio.
“Dire grazie attraverso una cerimonia come questa rappresenta un momento identitario per una istituzione. – ha detto il rettore -Lo dobbiamo a voi che avete dato molto e avete dato il meglio. Se si considerano otto secoli di storia vediamo che siamo parte di un percorso in cui ci siamo avvicendati nei ruoli, durante una lunga serie di esperienze. Abbiamo fatto parte e facciamo parte di questa lunga serie e abbiamo la responsabilità di tenere alto il nostro ateneo e di consegnarlo a chi verrà dopo. Grazie per il vostro senso di appartenenza verso istituzione”.
“All’evento hanno preso parte, con un saluto, il professor Francesco Frati, precedente Rettore e il dg Emanuele Fidora, e la parola “grazie” è stata il filo rosso degli interventi che si sono succeduti-spiega l’Ateneo in un nota-. Nel corso dell’evento la professoressa Monica Bocchia ha illustrato i progetti di ricerca dell’Università di Siena nel campo dell’ematologia e le attività della sezione senese dell’Associazione Italiana contro leucemia, linfomi e mieloma. Ai partecipanti alla cerimonia è stata consegnata la medaglia dell’Ateneo come ringraziamento e riconoscimento del prezioso lavoro svolto. Circa cinquanta i presenti che hanno preso parte all’evento, fra appartenenti al corpo docente e al personale tecnico amministrativo e bibliotecario – si legge ancora-. Alla cerimonia era presente il professor Adalberto Grossi, rettore dell’Università di Siena dal 1979 al 1985, cui è stato consegnato il blasone decorato a lui dedicato; al professor Grossi è andato l’abbraccio sentito dei presenti. La cerimonia si è conclusa con l’esibizione del coro dell’Università di Siena, diretto dalla professoressa Elisabetta Miraldi, che ha eseguito, oltre al Gaudeamus Igitur, brani anche della tradizione natalizia”.