Università di Siena, la “tuta gold” del ricercatore Mihai Dragusanu vince il Research award della Rome Cup2024

Flessibile, modulabile, personalizzabile, facile da indossare come una tuta, confortevole e preziosa come una “tuta gold”. È così che immagina la tecnologia assistiva e riabilitativa per gli arti superiori Mihai Dragusanu, 30 anni, ricercatore dell’Università di Siena al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Most promising researcher in robotics and artificial intelligence” durante la manifestazione RomeCup2024.

Obiettivo del premio è riconoscere passione, dedizione, perseveranza, visione, creatività e talento dei giovani che operano in centri di ricerca e università italiane. Mihai Dragusanu è laureato in computer and automation engineering – attualmente il corso è denominato artificial intelligence and automation engineering – e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Information engineering and science, entrambi al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’Università di Siena.

Attualmente è ricercatore nello stesso dipartimento, nel settore Meccanica applicata alle macchine, e si occupa della progettazione, prototipazione e sviluppo di dispositivi robotici indossabili per applicazioni riabilitative e assistive, nell’ambito del progetto Tuscany health ecosystem. Mihai Dragusanu svolge la sua attività di ricerca con la supervisione della professoressa Monica Malvezzi, docente di Meccanica applicata,al Sirslab (Robotics and Systems Lab) dell’Università di Siena coordinato dal professor Domenico Prattichizzo.

A Dragusanu è stato consegnato il premio da 20 mila euro “La tecnologia assistiva e riabilitativa è fondamentale per migliorare la vita delle persone con disabilità. Dispositivi per gli arti superiori, come esoscheletri e guanti esoscheletrici, però sono spesso ingombranti e difficili da usare per l’utente finale”, spiega Mihai. “Progettare esoscheletri leggeri con adeguata destrezza e adattabilità è una sfida aperta. Una soluzione è la tuta esoscheletrica modulare per gli arti superiori che sfrutta la forza generata tramite il fenomeno di attorcigliamento di due corde (Twisted-string-actuator) per attivare le articolazioni dell’arto superiore. Usare i Tsa con la tuta modulare offre vantaggi in termini di comfort, elevato rapporto peso-potenza, basso costo, alta precisione nei movimenti e riduce la fatica durante l’uso prolungato”.