Seicento posti e percorsi formativi relativi a diciassette classi di concorso per la formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Tratta di questo, il bando pubblicato dall’università di Siena per l’accesso ai corsi di insegnamento. I posti messi a disposizione dal Ministero dell’Università e Ricerca per l’ateneo, sono sulla base del fabbisogno rilevato a livello regionale, per l’anno accademico 2023-24. Per partecipare alla selezione occorre presentare domanda entro le 12 del 1° luglio attraverso il portale PICA, raggiungibile seguendo le istruzioni pubblicate sul sito dell’università.
“È possibile fare la domanda per percorsi relativi alla medesima classe di concorso in una sola università – commenta Emilio Mariotti, professore dell’università di Siena -, mentre si può concorrere per più classi nello stesso ateneo, ma una volta collocati in graduatoria è necessario optare per una sola iscrizione. Ai fini della compilazione della graduatoria finale degli ammessi ai corsi, se il numero delle domande per una determinata classe di concorso fosse superiore al numero di posti autorizzati, verrà fatto riferimento ai titoli indicati e posseduti al momento della presentazione della domanda di partecipazione secondo le indicazioni dell’avviso di ammissione. Le graduatorie saranno pubblicate, con valore di notifica, il 15 luglio nella pagina dedicata ai percorsi formativi abilitanti da 30 e 60 CFU. Al termine dei percorsi sarà acquisita l’abilitazione all’insegnamento”.
È stata l’occasione, inoltre, per poter fare una panoramica e un bilancio per quel che riguarda la situazione in Toscana sul numero di insegnanti presenti. La carenza, sicuramente si fa sentire, ma non in tutte gli ambiti e in tutte le materie.
“Le materie umanistiche sono già abbastanza coperte – spiega Mariotti -, infatti, in Toscana, il fabbisogno è pari allo zero, anche se noi abbiamo comunque deciso di offrire dieci posti. Nelle materie scientifiche, invece, ci sono 150 posti per matematica e scienze nelle scuole secondarie di primo grado e un numero non tanto diverso di posti anche nelle scuole secondarie di secondo grado. La situazione in Toscana è questa, ma in realtà è molto simile in tutta Italia. Stiamo aspettando ancora molte richieste, perché sui 610 posti abbiamo solo 150 domande. Dunque, c’è bisogno di ampliare il cerchio”.
Il costo dei corsi parte dai cento euro per l’iscrizione e seuccessivamente andranno pagati i percorsi formativi. Quelli da 60 CFU hanno un costo di 1900 euro, mentre quelli da 30 hanno un costo di 1500 euro.
Pietro Federici
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