Siena

Università di Siena, via libera al bilancio previsionale, con il caro-energia i costi operativi salgono di undici milioni

Via libera del cda dell’Università al bilancio previsionale per il 2023 e al previsionale per il triennio 2023-2025 con un totale dei proventi di poco meno di 203 milioni di euro e, come da normativa, in pareggio.

Lo scorso 13 dicembre per l’esercizio era arrivato anche l’ok dai revisori dei conti e dal Senato accademico. Nella relazione sul bilancio Roberto Di Pietra ha illustrato uno scenario che, spiega una nota, “vede l’innalzamento dei costi operativi (a causa delle mutate condizioni geo-politiche impattanti sui mercati come quello energetico, ndr)  e dall’altra esprime la volontà di generare risparmi con l’efficientamento dei servizi e dell’attività istituzionale; sempre mettendo al centro la comunità universitaria, studentesse e studenti, il corpo docente e il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario”.

Questi per il rettore sono i presupposti “essenziali” per far mantenere all’Ateneo il ruolo di “propulsore dello sviluppo sociale ed economico a livello locale, nazionale ed internazionale”.

L’aumento dei costi operativi totali è stato quantificato in undici milioni di euro. La voce, nel previsionale 2023, pesa per 195 milioni e l’incremento, assicura Di Pietra, ” è pienamente coperto dai proventi previsti nel Bilancio preventivo grazie anche alla razionalizzazione della spesa delle diverse aree organizzative dell’Ateneo nella costruzione del budget”.

La comunità studentesca non risentirà comunque dell’aumento dei costi e le risorse destinate a questo parametro si assestano a poco più di 42milioni, un dato in linea con gli anni passati nonostante il decremento delle risorse destinate dal Governo per i contratti di formazione delle Specializzazioni mediche.

“Se concentrassimo l’attenzione sulle risorse destinate dall’Ateneo sui fondi direttamente disponibili per il sostegno delle studentesse e degli studenti, nel budget 2023 l’ammontare è stato aumentato a oltre tre milioni di Euro rispetto ai 2 e 900mila euro stanziati nel bilancio di previsione del 2022. La sostanziale stabilità delle risorse a budget destinate alla componente studentesca è il risultato dei prevedibili risparmi che nel breve, ma ancor di più nel lungo termine, potremo ottenere a seguito delle azioni intraprese dall’amministrazione soprattutto con riferimento alle spese energetiche”, queste le parole di Di Pietra.

A sostegno delle politiche di risparmio energetico è stato recentemente sviluppato in Ateneo un vademecum di buone pratiche per l’adozione di comportamenti volti al risparmio e orientati alla sostenibilità ambientale.

Stabile anche il totale dei finanziamenti devianti dal Fondo di funzionamento ordinario del Mur: oltre 100milioni. Sono inoltre 2,6 i milioni previsti per la No tax area e 11i milioni per i fondi per i piani straordinari. Di Pietra ha indicato come priorità “una maggiore attenzione verso la ricerca di finanziamenti esterni e verso il “conto terzi”, attività che sosterrà la politica di reclutamento del corpo docente e del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario”, spiegano dall’Ateneo.

Capitolo Pnrr: sono duecento i docenti impegnati in progetti che rientrano nel Piano. ” Tutti questi progetti avranno un benefico effetto sulle risorse a disposizione da poter investire sia in termini di reclutamento che organizzativo, per un ammontare finanziario di circa 11,5 milioni di euro per l’esercizio 2023, annuncia Di Pietra.

L’ammontare complessivo dei progetti finanziati nel triennio sarà di oltre 60 milioni di euro. A tali finanziamenti si sommeranno le risorse derivanti dalla partecipazione ai bandi Prin del 2022 che vedranno la pubblicazione delle valutazioni e quindi dei progetti finanziati nel corso del 2023, nonché quelle di carattere straordinario della seconda edizione dei Dipartimenti di eccellenza.

Altre riflessioni del Rettore sono state destinate all’analisi delle spese e agli investimenti: “la possibilità di prevedere 7,5 milioni di euro nel budget degli investimenti discende anche dall’accesso a fonti finanziarie esterne derivanti da piani di finanziamento del Mur per attività di edilizia universitaria. È proprio attraverso tali fonti che il nostro Ateneo avvierà dal 2023 la costruzione del nuovo polo didattico delle Scotte. La realizzazione di questo progetto coprirà un arco temporale pluriennale che richiederà adeguata attenzione anche dal punto di vista della nostra capacità di sostenere questo tipo di investimenti”.

Tali operazioni saranno inoltre rese possibili dalla continua diminuzione delle spese per interessi sui mutui, circa un milione di euro nel 2023; tale costo si andrà riducendo nel corso degli anni, per poi azzerarsi nella sua totalità nel 2027, quando saranno totalmente ripagati i mutui attualmente in essere.

Allo “stato di salute” dell’Ateneo è stata dedicata l’analisi di alcuni indicatori; fra questi l’indicatore del costo del personale, l’Isef e l’indicatore di indebitamento.

L’indicatore sul personale presenta un valore significativamente inferiore alla soglia massima dell’80, si assesta per il 2023 al 65,33 per cento. Questo permetterà di avviare con tranquillità l’assunzione di nuovi docenti e personale tecnico-amministrativo e bibliotecario.

Analoghe positive riflessioni è possibile farle anche con riferimento agli altri due indicatori. L’Isef si attesta per il 2023 ad un valore di 1,13, quindi ad un livello adeguatamente superiore alla soglia minima prevista dalla normativa pari ad 1.

In merito all’indice di indebitamento, pur restando di poco sopra il valore soglia del 15 per cento – è attualmente al 15,53 per cento -, occorre considerare che le modalità di calcolo includono la quota di rimborso annuale, per capitale ed interessi, dei mutui passivi, per un totale di circa 7 milioni di euro. Tale indicatore rientrerà naturalmente entro i limiti con l’estinzione dei mutui prevista nel biennio 2026-2027. Tale positivo effetto si genererà, andando ulteriormente a migliorarlo, anche sull’indicatore ISEF.

“Quanto ho cercato di delineare in questa prima mia relazione di accompagnamento al Bilancio di previsione 2023 – ha detto il Rettore Roberto Di Pietra – mi permette di concludere con una ultima sottolineatura. Ritengo che la situazione economico-finanziaria del nostro Ateneo sia funzionale e adeguata allo svolgimento delle attività che siamo chiamati a svolgere e che per il prossimo sessennio ho posto a base di un programma di mandato costruito con l’ascolto di tutte le componenti della nostra comunità universitaria”.

 

marco crimi

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