Servizi innovativi per gestire l’immenso patrimonio culturale, tirocini per gli studenti, catalogazione di manoscritti e stampe e l’integrazione dei servizi bibliografici alle tecnologie più sofisticate per il controllo e la sicurezza. C’è questo nel patto di collaborazione tra l’università di Siena e l’Opera della Metropolitana. L’accordo tra le due grandi istituzioni senesi prevede una convenzione quadro che porterà allo sviluppo di iniziative comuni tra l’Opera del Duomo ed i dipartimenti di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche e di Scienze storiche e dei beni culturali.
Per il rettore dell’Ateneo Francesco Frati quello che è stato presentato stamattina in conferenza è allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza, “d’arrivo perché abbiamo fatto un bilancio sulle numerose iniziative con l’Opera del Duomo, di partenza perché ora iniziamo a lavorare su su progetti concreti che si fondono sulle iniziative di missione delle due istituzioni su progetti concreti che si fondono nelle iniziative di missione delle due istituzioni”. Per Frati la collaborazione con l’Opa è un “atto dovuto” alla città e l’opportunità e quella di rendere ” il patrimonio cittadino ancora più appetibile al pubblico con lo scopo di offrire qualcosa ancora di più a Siena”.
“La sinergia tra università e Opa parte dal 1200. Da allora abbiamo la responsabilità di garantire lo sviluppo della città”, esordisce così il rettore dell’Opera del Duomo Guido Pratesi che aggiunge” i nostri monumenti sono il nostro oro: ci spetta la gestione di questa ricchezza che porti studenti, turismo, economia. Ci prendiamo carico di fare più tirocini possibile per dare coraggio ai giovani. Diamo a Siena un ateneo che permette di passare dalla teoria alla pratica già durante la frequenza dei corsi”.
La convenzione con il dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’Ateneo ha dato vita a innovativi progetti come lo sviluppo di sistemi ICT rivolti al monitoraggio, alla gestione, alla sicurezza e alla fruizione innovativa dei beni culturali. E’previsto inoltre lo studio e la sperimentazione di nuove tecnologie da parte del VISLab dell’Ateneo, coordinato dal professor Alessandro Mecocci, per il controllo degli accessi e dei flussi di visitatori all’interno del Duomo di Siena,per il monitoraggio legato all’emergenza sanitaria in corso, ma anche la prototipazione di algoritmi e sistemi per conoscere in tempo reale la posizione delle opere d’arte e per la protezione da possibili danneggiamenti da parte dei fruitori. Inoltre, i ricercatori stanno lavorando allo studio di sensori innovativi per la sorveglianza e per l’elaborazione, la geolocalizzazione e la memorizzazione dei dati, con particolare riferimento alle situazioni di pericolo e alla gestione delle anomalie.
Anche la collaborazione con il dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali è destinata principalmente alla ricerca su temi di comune interesse, insieme alla consulenza in ambiti specifici e alla promozione di attività culturali sul territorio. “Abbiamo in cantiere un progetto musicologico perché l’Opera del duomo è stata un’istituzione che ha promosso attività musicale che finora non è stata conosciuta a Siena. Vogliamo aprire decine di scatole, con spartiti, trattati e manoscritti e con l’auspicio che queste sinfonie si possano riascoltare”, è il commento del direttore del dipartimento, professor Stefano Moscadelli,
Nello specifico lo studio della collezione nel suo complesso, un totale di circa 1600 volumi di musica manoscritta e a stampa, oltre a nove trattati editi tra il XVIII e il XX secolo, permetterà la pubblicazione di un catalogo cartaceo e la realizzazione di due edizioni critiche finalizzate all’esecuzione moderna di partiture significative, contribuendo così alla valorizzazione dell’ingente patrimonio ancora in buona parte ignoto.
Grazie alla convenzione sottoscritta con l’ufficio Placement dell’Ateneo, di durata triennale, viene inoltre offerta l’opportunità agli studenti dell’Università di Siena di svolgere tirocini curriculari presso l’Opera Metropolitana con un progetto personalizzato, che prevede un tutor universitario e uno aziendale come punti di riferimento per un’esperienza formativa efficace.
Inoltre, è rinnovata la collaborazione già attiva da anni con il Sistema Bibliotecario di Ateneo nell’ambito dello sviluppo e integrazione dei servizi bibliografici e archivistici, che attraverso il coordinamento tra le due istituzioni permette di offrire un servizio di alta qualità per le attività di studio, ricerca e didattica e per tutti i cittadini. La collaborazione prevede l’aggiornamento e il mantenimento di un catalogo integrato delle risorse documentarie, la valorizzazione delle raccolte speciali e archivistiche, il coordinamento per la formazione e l’aggiornamento del personale, oltreché la realizzazione di iniziative comuni per la promozione dei servizi agli utenti.