Università, sono già 15 i progetti finanziati con i bandi del Pnrr

Sono già 15 i progetti presentati dall’Università di Siena e finanziati attraverso i bandi a cascata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per un importo complessivo di circa 2milioni e 831mila euro. Ulteriori 4 progetti sono in fase avanzata di valutazione. L’ateneo senese è coordinatore in 8 casi su 15, mentre negli altri è partner.

“I bandi a cascata – ha dichiarato la Prorettrice vicaria, Donata Medaglini, che ha anche la delega per il Pnrr – sono un secondo livello di finanziamento del Piano. Gli enti che ottengono i fondi per i grandi programmi pubblicano a loro volta dei bandi per acquisire proposte progettuali di taglio più piccolo e su tematiche specifiche. Si tratta, quindi, di occasioni ulteriori per i gruppi dell’Università di Siena, appartenenti ai vari ambiti disciplinari, di fare rete e trovare risorse per lo sviluppo di specifiche competenze e capacità riconosciute”.

Gli 8 progetti dei bandi a cascata in cui Unisi è coordinatore sono, per data di approvazione:

Cares (Confiscated Assets Reuse through Entrepreneurial Startups), afferente al Dipartimento di Economia Politica e Statistica e con il professor Pierpaolo Parrotta come responsabile, che si occupa della gestione efficace dei beni confiscati con il fine di migliorare le condizioni socioeconomiche delle comunità colpite dalla criminalità organizzata.

Ai-Rescue, afferente al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche e con il professor Mauro Barni come responsabile, che ha l’obiettivo di studiare gli aspetti teorici della sicurezza associati all’uso dell’Intelligenza Artificiale nei tre ambiti dell’analisi forense multimediale, del rilevamento di frodi e anomalie nei sistemi critici e del riconoscimento di obiettivi neurosimbolici.

Constr (COllectionless-based Neuro-Symbolic Theory for learning and Reasoning), afferente ancora al Diism e con il professor Marco Gori come responsabile, che nasce dall’esigenza di studiare nuovi protocolli di apprendimento in cui le macchine acquisiscano capacità cognitive in un contesto simile a quello umano, incentrato sulle interazioni ambientali.

Edge-Me, afferente ancora al Diism e con il professor Roberto Giorgi come responsabile, che vuole introdurre modelli di programmazione innovativi per il calcolo sostenibile e ad alte prestazioni, mirando a integrare il modello di programmazione parallela FastFlow con il paradigma di esecuzione DataFlow-Threads.

E-Trace (EcoToxicological Risk Assessment of Contaminants and climate change in Ecologically relevant areas), afferente al Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente e con la professoressa Maria Cristina Fossi come responsabile, che mira a valutare i rischi ambientali che derivano dalle attività antropiche e la loro interrelazione con gli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità in aree a elevato valore ecosistemico.

SolarGrip (RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart), afferente al DIISM e con la professoressa Ada Fort come responsabile, che propone di creare una manopola smart per biciclette per poter misurare parametri riguardanti la qualità dell’aria, l’andatura e i parametri vitali del conducente.

LyrUp (Philological and IT Updating and Enhancement of Early Italian Lyric Poetry Digital Archives), afferente al Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne e con il professor Carlo Caruso come responsabile, che ha l’obiettivo di aggiornare e valorizzare dal punto di vista filologico e informatico due archivi digitali che costituiscono strumenti di ricerca di cruciale importanza per lo studio
della letteratura italiana: Lirica Italiana delle Origini (LIO) e tradizione della letteratura italiana online (TLIon).

Geant4 Hpc (Sviluppo e ottimizzazione di GEANT4 per esperimenti nello spazio), afferente al Dsfta Moderne e con il professor Simone Marrocchesi come responsabile, che ha l’obiettivo di studiare e ottimizzare le performance di codici di simulazione utilizzati nella fisica delle
astroparticelle.

I 7 progetti dei bandi a cascata in cui Unisi è partner sono, per data di approvazione:

Sprint (Supporting Project to Restart on Intelligent Networks for Telecommunications), afferente al Diism e con il professor Giovanni Giambene come responsabile, ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità e garantire alle aziende agricole un ritorno economico, attraverso l’utilizzo delle crescenti innovazioni tecniche degli ultimi anni legate all’Internet of Things (IoT).

Ff4All (Detection of Deep Fake Media and Life-Long Media Authentication and related tasks), afferente al Diism e con il professor Mauro Barni come responsabile, punta a sviluppare tecniche di analisi di immagini e video per l’individuazione di contenuti sintetici (deepfake) e/o manipolati, da utilizzarsi in ambito investigativo e per combattere la diffusione di informazioni false (fake news) tramite media falsificati (fake media).

Emsmmdv (Electromagnetic Skin Macroscopic Modeling, Design, Optimization, and Validation), afferente al Diism e con il professor Matteo Albani come responsabile, si concentra sullo sviluppo di un set completo di attività per far progredire la comprensione e l’applicazione della tecnologia delle pelli intelligenti.

Gnam (Growing Novel food living Labs in corporate Museums), afferente al Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive e con la professoressa Patrizia Marti come responsabile, punta a trasformare i musei delle aziende alimentari da vetrine a Living Lab, in cui diversi stakeholder, tra cui produttori e consumatori, ricercatori e policy maker, co-creano azioni di innovazione verso sistemi alimentari sostenibili.

Restart (RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart), afferente al Diism e con il professor Stefano Maci come responsabile.

Rodeo (Rethinking Organic materials: from Design to Efficient Optoelectronics), afferente al Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia e con il professor Daniele Padula come responsabile, ha l’obiettivo di predire la performance di dispositivi a basso consumo energetico (OLED) o per lo stoccaggio di energia (celle fotovoltaiche) basati su molecole organiche, a partire dalla composizione chimica dello strato attivo di tali dispositivi e tenendo conto dei vari processi elementari che avvengono al loro interno in seguito all’assorbimento di luce o iniezione di energia elettrica.

Treatment (Smart for sustainable last mile delivery clinical trials), afferente al Dispoc e con la professoressa Patrizia Marti come responsabile, ha l’obiettivo di ideare un servizio in grado di innovare la catena di valore dei farmaci utilizzati negli studi clinici realizzati con modalità “decentralized clinical trial”.