“Noi vogliamo che la città abbia molteplici offerte e possibilità di declinare tradizioni, storia e cultura. Questa occasione, offertaci da Uva, Urban vineyard association, e dal conte Luigi Fumi Cambi Gado, vuole riportare la tradizione della vigna all’interno del tessuto urbano”. Sono queste le parole scelte da Luigi De Mossi, sindaco di Siena, per presentare la Senarum Vinea. A questo proposito ho già incontrato il rettore dell’Università di Siena per ragionare su alcuni spazi”. “L’idea – conclude il primo cittadino – ha una duplice matrice: una legata al vino e l’altra di tipo culturale. Tutto ciò fa sì che il progetto si leghi al comune di Siena e all’idea di fornire una pluralità di occasioni a chi viene a visitare la città, per un turismo intelligente e dinamico”.
Uva è l’associazione internazionale delle vigne urbane, nata con il preciso scopo di tutelare il patrimonio storico, enoico e paesaggistico rappresentato dalle vigne dentro i centri abitati. I filari nelle mura cittadine sono numerosi e dislocati in tutto il mondo: da Torino a Parigi, fino a New York e prossimamente Tokyo.
Alla presentazione di Senarum Vinea, non è voluto mancare Lugi Fumi Cambi Gado, vicepresidente di Uva, nonché proprietario dell’azienda agricola Castel di Pugna. “La nostra associazione – spiega Fumi Cambi Gado – nasce pochi anni fa e abbraccia tutte le città che vantavano vigneti all’interno della città. Senarum Vinea è figlia di un percorso di almeno 15 anni, e noi vogliamo valorizzare i vitigni in fase di estinzione. Ora, insieme al comune e al sindaco vogliamo riportare queste vigne all’interno della città”.
Emanuele Giorgi