La riqualificazione dell’edificio Ex Macelli di Piazze a Cetona ed il piano integrato di rigenerazione urbana di aree pubbliche site all’interno dei centri di Trequanda, Petroio e Castelmuzio. Sono questi i due progetti di riqualificazione urbana che la Regione finanziera rispettivamente con 104mila e 172mila euro. I fondi arrivano dal bando per il co-finanziamento di interventi di rigenerazione urbana nelle aree interne della Toscana. Il bando, dal valore di 4 milioni, era stato pubblicato lo scorso 3 aprile in attuazione della legge regionale sul governo del territorio. In tutto sono state 58 le richieste giunte da 49 Comuni (su 118 enti aventi diritto perché situati in aree classificate come ‘interne’).
Il progetto dei comuni di Cetona (edificio ex Macelli di Piazze) riguarda riqualificazione di edifici pubblici inutilizzati, da destinare a funzioni amministrative e di servizio sanitario, per l’aggregazione sociale e l’organizzazione di eventi, al fine di restituire tali immobili alla comunità locale, recuperando aree degradate e rinnovando le funzioni circostanti e le connessioni con il contesto urbano. La proposta di Trequanda mira, con un intervento unitario, alla riqualificazione delle aree di accesso e dei margini urbani dei centri abitati di Trequanda, Petroio e Castelmuzio, valorizzando al contempo la produzione artigianale e l’economia locale relativa alla produzione di terracotta. A tal fine è previsto l’utilizzo di componenti e arredi urbani in terracotta (realizzazione Muro della Comunicazione o muro parlante), la creazione di laboratori progettuali e di produzione per designers e artisti, coinvolgendo nel progetto le aziende del territorio, quali sponsor e beneficiari al tempo stesso dell’attività;
“L’alto numero di proposte progettuali avanzate testimonia l’importanza di questi interventi – spiega l’assessore regionale al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli – e il desiderio di riqualificare le aree urbane delle amministrazioni comunali, anche di quelle piccole e situate in aree ritenute più ‘deboli’. Sono molto soddisfatto della risposta del territorio a questa iniziativa e farò il possibile per ripeterla anche nel 2020. La rigenerazione urbana è essenziale nell’ottica del consumo zero di nuovo territorio. Solo recuperando e riqualificando le aree già urbanizzate è possibile evitare il degrado e dare nuova vita ai centri abitati, contrastando il consumo di suolo”.
I 58 progetti presentati sono stati esaminati da un nucleo tecnico che, sulla base dei criteri indicati dal bando, ha verificato il rispetto dei requisiti di ammissibilità e valutato la coerenza del progetto con le strategie della programmazione regionale, l’efficacia e la qualità dell’intervento in funzione della rigenerazione delle aree interessate, il livello di partecipazione pubblica, l’avanzamento progettuale e la cantierabilità delle opere, nonché il carattere di innovazione di iniziative che potranno costituire “esperienze pilota”. L’analisi ha prodotto una graduatoria e le risorse disponibili hanno consentito il finanziamento di 14 proposte, distribuite tra le province di Grosseto, Lucca, Arezzo, Siena, Massa Carrara, Firenze e Prato. L’intenzione della Regione è quella di reperire nuovi fondi da destinare a questi progetti.
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