Vaccinazioni covid, la Protezione Civile attende la Regione: “Ci siamo, ma vogliamo sapere come operare”

“Noi siamo pronti, ovviamente dobbiamo capire in quale contesto ci viene chiesto di operare”. Ezio Sabatini, coordinatore del volontariato di Protezione Civile della provincia di Siena, non è rimasto sorpreso dalle affermazioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Bisogna accelerare nella campagna di vaccinazione anti-covid degli over 80 e per questo il Governatore sta valutando di coinvolgere attivamente la Protezione Civile nelle somministrazioni ai più anziani, aprendo su La Nazione alla possibilità di iniezioni ‘a domicilio’. “Ci aspettavamo di essere coinvolti nel piano vaccinale”, ammette Sabatini che comunque vuole subito chiarire una cosa: “ad ora la nostra partecipazione è solo da un punto di vista logicistico e nei vari hub facciamo rispettare le regole di prevenzione della diffusione del contagio. Stiamo parlando solamente di ipotesi che ci vedrebbero maggiormente coinvolti, ma, al momento, non c’è stato proposto nulla dalla Regione Toscana. Non appena sapremo, potremo dare un giudizio, capire se possiamo dare una mano o meno e in alternativa presentare delle controproposte”.

Da Firenze sono arrivate solo parole quindi, ma ancora niente di concreto. Sabatini rimane in attesa anche se fa già sapere che la Protezione Civile, prima di dare il suo contributo, vuole sciogliere alcuni nodi. C’è il problema che  “solo una parte dei nostri ragazzi è vaccinata“, per cui “c’è da capire come muoversi quando si entra in contatto con soggetti fragili o con persone di una certa fascia d’età, bisogna delineare un giusto contesto”, afferma.

Sabatini prosegue: “Non sappiamo se la Regione vuole avvalersi del nostro aiuto nei grandi hub oppure nelle periferie della provincia. A quanto ho capito stanno elaborando un progetto, ma dobbiamo entrare nel dettaglio di alcune questioni. Andare nelle case a recuperare gli ultraottantenni ha comunque degli aspetti che la Protezione Civile deve limare e che non sono pochi”, dice il coordinatore facendo poi un esempio “se mi presento in campagna con un pick-up per prendere una persona claudicante pensate quanto sarà complicato farlo salire su un mezzo che è alto 40 cm da terra. Sicuramente è più difficile rispetto a farlo montare sul pulmino dei servizi sociali”.

Marco Crimi