Il consigliere comunale del Partito democratico, nonché ex sindaco, Bruno Valentini ha presentato una interrogazione sulla mancata realizzazione dei progetti culturali.
Dopo aver premesso che “nel giugno 2020 l’amministrazione comunale annunciò il varo di un grande progetto denominato ‘Arte al Centro’, che avrebbe dovuto coordinare i comuni di Firenze, Perugia e Siena in un’azione concertata di ‘promozione turistica ad hoc’, coinvolgendo i direttori dei musei delle tre città , formulando pacchetti di offerta competitiva da proporre ai turisti allo scopo di allungare la permanenza” e che “di fronte ai dubbi emersi anche sulla stampa sulla effettiva concretezza dell’accordo, il sindaco De Mossi fece inviare al Corriere Fiorentino alla portavoce Elena Casi a luglio 2020 una lettera dal titolo ‘L’alleanza Siena-Firenze-Perugia è tutto fuorché solo un annuncio’, citando ipotetici ‘tavoli di lavoro’ ed il ‘coinvolgimento dei dirigenti dei settori interessati delle tre amministrazioni”, Valentini dice che “di tale progetto non si è visto alcun sviluppo successivo”.
“Il sindaco De Mossi ha anche dichiarato – continua l’ex sindaco – più volte che si sarebbe sviluppata una grande collaborazione fra gli Uffizi di Firenze, il Santa Maria della Scala, l’Accademia Chigiana ed il Complesso del Duomo di Siena, ‘concorrendo a costruire un circuito culturale fra i più prestigiosi al mondo, se non il più prestigioso’. Nell’ambito del progetto “Uffizi diffusi” il Sindaco De Mossi ha specificato che si sarebbero potute organizzare due esposizioni al Santa Maria della Scala con artisti non senesi ed anche di sculture, di tale progetto non si è visto alcun sviluppo successivo, ed anzi il progetto “Uffizi Diffusi” sta al momento procedendo senza che Siena venga mai citata negli atti ufficiali, dove compaiono invece Pescia, Anghiari, Lucca, Montelupo (col suggello della visita del Ministro Franceschini). “Si è appreso che gli Uffizi starebbero preparando una grande mostra sul Seicento senese, – si legge ancora nella nota di Valentini – da realizzare a Firenze (invece che a Siena), col possibile prestito di opere attualmente nella nostra città ”.
“Nell’ottobre scorso – prosegue – le città di Bergamo, Parma ed Alba hanno costituito un distretto basato sul cibo e sul patrimonio culturale, partendo dalla comune appartenenza al network delle città creative Unesco ed hanno dichiarato che sono interessate ad ulteriori adesioni, che potrebbero, a puro titolo di esempio coinvolgere Siena che è città Unesco ed è stata Capitale Italiana della Cultura nel 2015, così come Parma nel 2021”. “Pochi giorni fa in concomitanza con la presentazione dei dati dell’osservatorio turistico provinciale, i rappresentanti delle categorie economiche hanno chiesto che si rafforzi e si elevi il livello del programma di eventi capaci di attrarre turisti italiani e stranieri, in aggiunta alla statica riproposizione dei pur straordinari asset culturali ed artistici di Siena”, scrive Valentini.
“Tutto ciò premesso, si chiede al signor sindaco – conclude Valentini – di sapere quali siano al momento gli atti concreti seguiti alle dichiarazioni fatte” e “se non ritiene che sia venuto il momento di rivedere obiettivamente la strategia fin qui perseguita, che non ha portato alcun risultato in termini di alleanze ed atti effettivi per potenziare l’offerta culturale cittadina, compreso il mancato avvio del progetto di revisione ed innovazione del Museo civico contenuto nella proposta vincitrice del bando 2018 di gestione dello stesso”.