Riceviamo e pubblichiamo integralmente il commento del sindaco di Siena Bruno Valentini in merito agli avvisi di garanzia arrivati ai contradaioli.
“Il Palio è una festa che ha una tradizione secolare e una forte e sperimentata capacità di autoregolamentarsi. L”ho già ripetuto più volte: fino a quando rispettiamo le regole che ci siamo dati non dobbiamo temere niente”.
Con queste parole il Sindaco Valentini commenta le notizie stampa sugli atti giudiziari notificati ad alcuni contradaioli presuntivamente coinvolti nei fronteggiamenti successivi alla carriera del 17 agosto 2015.
“Dobbiamo, però, abituarci a pensare che seppure la nostra Festa abbia una giurisdizione propria, questa non è esclusiva, come abbiamo toccato con mano anche in passato. Questa necessaria consapevolezza non deve preoccuparci, poiché le nostre tradizioni sono salde e ben radicate proprio perché hanno saputo aggiornarsi nel tempo, riuscendo, in parallelo all’evoluzione della sensibilità collettiva e del contesto legislativo, a trovare sempre mediazioni ragionevoli.
In merito ai fatti riferiti al dopo Palio dell’agosto 2015, questa non è certo la prima inchiesta per fronteggiamenti che prende in esame ipotesi di reato perseguibili d’ufficio, anche se ogni volta speriamo vivamente che sia l’ultima.
Si comprende che le inchieste, in talune situazioni, siano un atto d’ufficio e in quanto tale inevitabile. Tuttavia, confido e mi attiverò affinché sia tenuta nel giusto conto la capacità che Siena ha sempre dimostrato di auto regolamentare la propria Festa suscitando per questo ammirazione in Italia ed in tutto il mondo. Il mio invito è a non esacerbare i toni auspicando che la giustizia faccia rapidamente il proprio corso, inquadrando ogni episodio nella sua corretta cornice, nella consapevolezza che si tratta di comportamenti che non generano allarme sociale”.