“L’Italia ha avuto poco meno di 10mila dosi e i vaccinati sono inferiori a 5mila, non sono molti. C’è stata una grande passerella politica nel giorno del V-day, ma la verità è che siamo il fanalino di coda d’Europa per la quantità di dosi Pfizer che sono arrivate”. Lo ha detto in diretta su Siena News il cso di VisMederi Emanuele Montomoli
“La seconda fornitura di vaccini potrebbe non arrivare a causa del maltempo e non capisco perché. A VisMederi quello che ci è servito in questi mesi è arrivato sempre arrivato puntualmente da altri stati europei” afferma Montomoli che poi aggiunge “capisco le difficoltà, ma i cittadini meritano chiarezza: non è stato detto per esempio che la Ue ha fatto un accordo con un’azienda che, al momento, ha ritirato gli studi clinici di fase 3 sul suo vaccino. La Germania da sola e senza politiche comunitarie ha chiuso un accordo da 30 milioni con Biontech”.
Per il docente dell’università di Siena il lavoro del Governo italiano “potrà essere giudicato solamente nella primavera del 2021. Adesso c’è la spettacolarizzazione del momento, ma andrà visto come verrà gestita l’intera filiera dei vaccini e come verranno gestite le negoziazioni con le aziende produttrici. Negli organi decisionali vedo scarsa conoscenza nelle procedure di vaccinazione vere e proprie, è una cosa che dovrebbero lasciare fare a chi si occupa di queste cose tutti i giorni”.
Per quanto riguarda la Toscana, Montomoli è scettico su un possibile raggiungimento dell’immunità di gregge all’inizio dell’autunno del prossimo anno: “non ci scommetterei – sostiene-. Dovremmo aver concluso la seconda dose di vaccinazioni ad agosto e questo significa che, entro giugno-luglio, almeno il 70% dei toscani deve avere fatto il primo vaccino”.
Infine un aggiornamento su quello che sarà il breve futuro per VisMederi:”rilasceremo un altro paio di vaccini, oltre a Pfizer-Biontech, entro la prima metà del 2021. Lavoriamo anche sui tamponi e sull’igiene ambientale”. Montomoli poi conclude: “nel 2021 impareremo a convivere con questo virus instabile e con tutte le sue nuove varianti. Dopo l’Epifania penso che non riapriremo tutto di nuovo, ma che vivremo con le stesse limitazioni dell’autunno: zone gialle e arancioni, negozi chiusi ed altre restrizioni”.
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