E’ una mattina di alcuni giorni addietro; arrivano sul 113 della Questura alcune chiamate, da parte di persone anziane, che segnalano la presenza, nella zona di Monteriggioni, di due soggetti che, a bordo di un furgoncino bianco e con la scusa di vendere delle cassette di frutta, cercano approcci amichevoli per mettere in atto azioni truffaldine.
I due uomini, nella circostanza, quando si sono resi conto che una donna stava annotando il numero di targa del loro mezzo per riferirlo alla Polizia, desistono dal loro intento dandosi alla fuga.
In particolare, come già emerso in altre occasioni, dopo aver carpito la fiducia degli anziani scelti come vittime privilegiate e facendo credere loro di essere dei vecchi conoscenti o comunque amici di loro familiari, proponevano l’acquisto di alcune cassette di frutta, spesso a prezzi esorbitanti. Lo scopo principale, accertato attraverso un consolidato modus operandi, è risultato essere non tanto la vendita di tali prodotti, già di per sé a prezzi esosi, ma la possibilità , una volta carpita la fiducia degli anziani, di potersi introdurre nelle loro abitazioni – con la scusa di depositarvi la cassetta – per asportarvi denaro o oggetti preziosi.
Tale intento, come detto, nei giorni scorsi è stato interrotto dalla Polizia di Stato di Siena.
Le Volanti della Questura, in diretto raccordo con la Sala Operativa, dopo aver ricevuto la segnalazione di alcuni cittadini, ed utilizzando anche il sistema di videosorveglianza cittadina, sono riuscite ad individuare in questo centro il furgone in uso ai due truffatori, un 34enne ed un 24enne originari della provincia di Napoli.
Condotti in Questura ed accertata la loro responsabilità , i due sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per la tentata truffa della mattinata; nei loro confronti, inoltre, il Questore di Siena, considerata la loro pericolosità sociale, desunta dai numerosi precedenti penali e di polizia a loro carico, ha emesso la misura di prevenzione del foglio di via con divieto di far ritorno nella città di Siena per la durata di tre anni.
La Polizia raccomanda sempre la massima attenzione e, in caso di comportamenti sospetti, di contattare e segnalare tempestivamente il fatto alle forze dell’ordine.