Come candidato sindaco “siamo disponibili a sostenere chi non ha la tessera del Pd”, ma “è difficile mandare a casa il centro destra senza di noi, per cui ci sentiamo un pezzo importante per qualsiasi coalizione”.
Massimo Roncucci, segretario dem comunale, prova a fissare alcuni paletti in vista delle elezioni del prossimo anno. E l’incontro “Siena 2023” dove il partito ha presentato il suo Esecutivo cittadino diventa occasione per parlare con la stampa dei vari temi politici locali.
In primis c’è la lettera dei 40 giovani senesi progressisti che hanno chiesto al centrosinistra di svolgere le primarie per scegliere il candidato. Roncucci ha aperto all’idea ricordando che il Pd “fa della partecipazione il suo punto di forza” . Sull’argomento Roncucci però non ha azzardato un passo in avanti, ricordando invece come sulle scelte del Pd peseranno anche eventuali accordi di coalizione. L’invito a chi ha firmato l’appello è quello “di dare ulteriore contributi e collaborare al percorso del Pd”, dice Simone Petricci, membro dell’Esecutivo dem senese.
Capitolo alleanze: il Pd vuole il campo largo per essere un’alternativa al centrodestra. Ed è quindi al lavoro per creare un fronte che coinvolga i civici (in particolare il Terzo Polo), Italia Viva e Azione. “Ma – sottolinea Roncucci – le porte non sono chiuse a quelle liste che sono state contigue alla maggioranza che sostiene De Mossi. Non ci sono preclusioni, nemmeno verso Mauro Marzucchi”.
Restano da capire quali saranno le proposte del Pd per il 2023. Durante la conferenza si è parlato di una necessità di misurarsi con i cambiamenti che pandemia e guerra in Ucraina porteranno al tessuto sociale ed economico senese ed anche della necessità di affidarsi ad un nuovo modello di sviluppo cittadino che si basi sulla sostenibilità ambientale e sociale di Siena e che ne valorizzi la ricchezza culturale.
Tante belle parole che però non sono state accompagnate da contenuti o proposte concrete ma dall’annuncio di un “cantiere politico” a cui dovrebbe partecipare anche il segretario nazionale Enrico Letta. Un tavolo di discussione insomma, che si terrà tra fine aprile e inizio maggio, e su cui il Pd conta di costruire i suoi progetti, la sua vera e propria idea di quella che sarà la Siena del futuro. Per ora però molti punti interrogativi non sono stati sciolti.
La chiosa infine è un commento sullo stato di salute del partito. “Negli scorsi anni abbiamo subito delle lacerazioni interne. Il 2018 è stato un duro colpo che ci ha trovato impreparati – ammette Petricci -. Però ci rendiamo conto che questa città si aspetta ancora molto da noi”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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