Per ora c’è solo il “vedremo”: Mauro Marzucchi, consigliere di maggioranza di Siena Aperta, prende tempo per valutare un possibile accordo tra il suo gruppo ( e anche la ‘sua’ nuova creatura Siena Riformista) con il neonato terzo polo civico, che in consiglio comunale esprime anche forze d’opposizione.
La tornata elettorale del 2023 si avvicina ma per Marzucchi il tempo per fare calcoli e tirare eventuali somme ancora non è maturo. “Adesso sosteniamo convintamente la giunta. Ancora abbiamo avanti un anno e mezzo di mandato, un periodo in cui auspichiamo che l’amministrazione raggiunga gli obiettivi che si era prefissata. Quando sarà il momento la nostra faremo una valutazione sul lavoro fatto e ci comporteremo di conseguenza – spiega -, però per ora appoggiamo De Mossi”.
Domenica è giunta la notizia della nascita di questo terzo polo civico, cosa ne pensa?
“Penso che sia evidente la crisi dei partiti a livello locale. Questo è un fatto chiaro così come è chiaro che ci sia maggiore tentazione a far nascere poli civici. Voglio ricordare che formazioni di questo tipo, nelle scorse elezioni del 2018, avevano ottenuto la stragrande maggioranza dei voti espressi dai cittadini”
Il battesimo di Siena Riformista è stato oltre due mesi fa, come sta procedendo questo percorso?
“Sta andando avanti e sta andando avanti anche a livello nazionale: Azione e +Europa si sono federate mentre sono in corso le trattative tra Italia Viva e Coraggio Italia. Si avverte comunque anche qui la necessità di unire il voto dei riformisti per contrastare populismo e sovranismo che sono ormai in una fase di declino. Forte è anche la necessità di dare una classe dirigente nuova, c’è bisogno di giovani che lavorino per il benessere di Siena”.
Immagino sia ancora presto per parlare di nuove figure come candidati sindaci…
“Ad ora siamo a lavoro per comporre le nostre liste. Io sto seriamente pensando di non ricandidarmi per dare spazio alle nuove generazioni. Continuerò lo stesso a fare politica, ma dall’esterno delle Istituzioni”.
Argomento alloggi popolari: lei aveva organizzato una conferenza per parlare di alcune criticità di questo ambito, ci sono state novità ?
“Sto preparando un’interrogazione sul tema perché sono curioso di sapere se sono stati consegnati i 22 appartamenti promessi entro il 2021. Ribadisco un concetto: non riesco a capire perché ci sia l’intenzione di continuare con una gestione che non è in equilibrio. Il Comune deve intervenire: ci sono 100 abitazioni non assegnate che sono un insulto alla povertà e c’è un patrimonio di 900 appartamenti che sta andando alla malora”
Sempre durante la stessa conferenza lei aveva detto che Siena Aperta si sarebbe mossa pure sull’argomento delle tasse…
“Sul tema ho finito di preparare un documento stamani. Non posso anticipare nulla ma posso dire che è un documento di ben 7 pagine e che la stampa verrà convocata a breve per parlare dell’argomento. Ci sono delle criticità di vecchia data, che vengono dallo stravolgimento del sistema di finanziamento del Comune avvenuto nel 2011 con la crisi della Fondazione. La responsabilità di questi problemi non è di nessuno ma è una questione che va affrontata”.
Santa Maria della Scala e Pnrr, due fronti ‘caldi’ della politica locale. Come giudica il comportamento dell’amministrazione?
“Riguardo al Pnrr l’amministrazione ha fatto delle scelte e credo che dovremo leggere i risultati nel momento in cui tutto il tragitto sarà completo. Sul Santa Maria della Scala invece si è optato per la gestione diretta e credo che non poteva non essere fatto un concorso che avesse caratteristiche ‘ di garanzia’ per chi già lavorava nel museo. Sarebbe stato inaccettabile toglierli gli stipendi. Non sono un giurista per cui non commento l’aspetto giuridico ma ritengo che sia stato giusto tutelare queste persone”
Lo scorso venerdì l’opposizione è andata dal Prefetto per parlare dell’atteggiamento tenuto dall’amministrazione prima delle sedute del consesso senese. È vero che c’è insoddisfazione anche nella maggioranza?
“Non ho mai partecipato alle conferenze di capogruppo per cui non lo posso confermare. Mi sono giunte voci al riguardo ma la frustrazione è tipica dei consiglieri comunali. Questo è comunque il mio settimo mandato ed questioni del genere ci sono sempre state, anche quando c’era qualcuno che oggi brontola. In effetti però quando ogni tanto arrivano i documenti il giorno prima della seduta non va bene”
Marco Crimi