Le organizzazioni sindacali lo chiedevano da tempo e finalmente la data c’è: per il prossimo martedì 30 aprile il ministro delle imprese Adolfo Urso ha convocato le segreterie nazionali di Uilm, Fim Cisl e Fiom Cgil per parlare della vertenza Beko-Whirlpool.
All’incontro non ci saranno i rappresentanti locali delle organizzazioni sindacali e nemmeno i vertici della nuova compagnia che da inizio aprile gestisce il sito di viale Toselli ed occupa trecento lavoratori senesi. Urso, lo ricordiamo, aveva già visto il ceo di Beko Europe Ragıp Balcıoğlu, il ceo di Beko Hakan Bulgurlu e Fabio Colombo, vicepresidente dell’area risorse umane di Beko Europe.
Tra le richieste di palazzo Piacentini all’azienda c’era quella di valorizzare la produzione nazionale. Quello romano sarà un tavolo molto ristretto: presenti solo i tre segretari generali nazionali di Uilm, Fim Cisl e Fiom Cgil oltre ai rappresentanti del ministero.
Ieri si era tenuto il meeting tra i sindacati locali il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti e il vicesindaco di Siena, Michele Capitani. La Uilm, la Fiom Cgil e la Fim Cisl erano tornate a chiedere al primo cittadino l’impegno di “fare pressioni” sull’esecutivo nazionale per poter arrivare all’attivazione di un tavolo ministeriale, atteso da mesi, sulla vicenda.
Le organizzazioni vogliono avere l’opportunità di incontrare i vertici di Beko Europe per discutere di quello che sarà il piano industriale del gruppo e per conoscere quindi strategie future e prospettive della multinazionale. Il sindaco Fabio e il deputato Michelotti si erano presi l’impegno di dare vita intanto a un incontro con il sottosegretario Fausta Bergamotto.