“Nella nostra città coloro che delinquono o comunque attuano comportamenti che destano preoccupazione, sono una parte estremamente minoritaria e probabilmente invisa anche agli stessi immigrati integrati che lavorano (spesso in ambiti che i nostri figli non gradiscono) e vivono in pace. Le forze dell’ordine ben conoscono chi sono e il livello della loro pericolosità. Controllarli quotidianamente per non dare loro il senso di impunità, che sembrano avere, e accelerare i provvedimenti di legge, che pure esistono, può essere un deterrente”.
Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Gianluca Marzucchi, Adriano Tortorelli e Fabio Pacciani.
“Insieme alla collaborazione tra amministrazione comunale e forze dell’ordine per dare una presenza continua nelle strade più a rischio, con il vigile di quartiere che collabora e segnala comportamenti potenzialmente pericolosi – continua -. Primi immediati provvedimenti che, vista per ora, l’esiguità dei gruppetti, possono rappresentare un deterrente capace di attenuare episodi inaccettabili ed anche lo scontro ideologico in atto, oltre a far rientrare il diffuso senso di insicurezza che mortifica la città. Poi servono misure politiche che non fanno capo ai poteri locali. Ma quello che è possibile fare dobbiamo cominciare a farlo, ed in fretta perché la situazione può sfuggire di mano con conseguenze imprevedibili”.
E prosegue: “Cosa fare, oltre ad una propaganda che forse porta voti ma non soluzioni, alla quale si oppone una disponibilità verso il fenomeno acritica, che alimenta e amplia un problema che oltretutto lacera il tessuto sociale e sostiene spesso un conflitto tra poveri?In questo quadro sarebbe opportuno che fossero le ipotesi di intervento il centro del dibattito e la riflessione delle Istituzioni. Superata la propaganda e l’assegnazione delle responsabilità (ovviamente agli altri) il problema va affrontato con pragmatismo e rigore essendo consapevoli che il flusso immigratorio sarà al massimo rallentato, e che gli sforzi doverosi per favorire l’integrazione non saranno sufficienti”.
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