Siena

Vinitaly chiude con un inaspettato rilancio del vino italiano

Si è conclusa il 17 aprile, la 56esima edizione di Vinitaly a Verona, con un bilancio nettamente positivo. Se gli umori dei produttori e degli operatori di settore, prima della fiera, risentivano un po’ della crisi generale e dello stallo dei mercati, questa edizione ha contribuito a dare nuovo impulso al commercio e ad alimentare nuove aspettative.

È la sensazione raccolta, incontrando gli espositori da Nord a Sud Italia. La manifestazione ha registrato 97mila presenze. Di queste, ben 30.070 (cioè il 31% del totale) sono operatori esteri provenienti da oltre 140 paesi, tra cui 1200 top buyer (+20% sul 2023) da 65 nazioni selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. Ovviamente la testa delle presenze straniere è detenuta dagli Stati Uniti, con 3700 operatori presenti (+8% rispetto al 2023), seguiti da Germania, Uk, Cina e Canada (+6%) e dal Giappone (+15%).

Bilancio positivo anche da parte del Consorzio Vino Chianti Classico, che festeggia i 100 anni dalla nascita del Consorzio, nato nel 1924 per tutelare la produzione e il suo territorio di origine, e che in quest’occasione è stato insignito di un bellissimo riconoscimento da parte Vinitaly: il premio “100 anni di eccellenze”, istituito e consegnato per la prima volta al Gallo Nero.

Secondo Carlotta Gori direttrice del Consorzio: “è stato un buon Vinitaly. I riscontri che ci arrivano dalle aziende sono quelli di molto dinamismo, di presenze nazionali ed internazionali. Il nostro stand – spiega- è stato oggetto di particolare attenzione. Ovviamente il nostro compleanno ha destato ulteriore interesse, quindi abbiamo incontrato molti amici e molte persone interessate a conoscere la nostra storia”. Guardando al futuro – continua Gori- “occorre parlare sempre più di territorialità per i vini di qualità.

Serve un impegno sempre maggiore, per la corretta gestione dei territori. I vini di qualità di origine territoriale non possono essere tali, se non vengono da territori di eccellenza; e questo è il nostro focus. Speriamo che la fiera continui a lavorare come ha lavorato in quest’ultima edizione. Anzi ringraziamo Veronafiere perché ci ha anche insignito del premio istituito e assegnato per la prima volta: 100 anni di eccellenze. E vediamo un impegno importante da parte della nostra fiera di bandiera”.

Non rimane che attendere il prossimo Vinitaly che sarà dal 6 al 9 aprile 2025.

Stefania Tacconi

 

marco crimi

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