Le annate 2015 e 2016 del Brunello, che in molti giudicano tra le migliori della storia, spingono il Brunello di Montalcino. Rispetto al 2019 Valoritalia ha registrato, nei 12 mesi appena passati, un aumento delle fascette per bottiglie pronte alla vendita di oltre il 12% e di più 4,3% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.
Complessivamente sono 9 milioni i contrassegni Docg consegnati nel 2020 dal Consorzio per altrettante bottiglie di Brunello di Montalcino pronte alla vendita. “Protagonista il millesimo 2015, giudicato straordinario dalla critica internazionale e oggetto di un boom di ordini da tutto il mondo già prima del suo esordio sugli scaffali. Alla sua prima stagione di vendita (da quest’anno è in commercio la riserva), l’annata 2015 ha già fatto meglio dei due millesimi precedenti rispettivamente del +53% del +32%. Ottime notizie anche da un’altra predestinata – l’annata 2016 – per cui tra novembre e dicembre scorsi sono stati richiesti 2,7 milioni di contrassegni Docg per altrettante bottiglie pronte a essere distribuite nel mondo”, spiega il Consorzio in un comunicato.
“Considerata la congiuntura attuale – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – il risultato generale è assolutamente positivo, anche se in condizioni normali la crescita sarebbe stata almeno doppia. Abbiamo avuto la fortuna di affrontare il periodo più difficile con le 2 annate consecutive migliori della storia come alleate, e se la 2015 ci ha consentito di difenderci nel migliore dei modi, la 2016 ha tutte le carte in regola per consolidare il brand Brunello tra i più grandi vini del mondo”.
Il covid ha colpito, ma non ha fermato una crescita che sarebbe stata ancora più evidente senza i cali di richieste da maggio a dicembre.Stabili nel 2020 (-1%, a oltre 4,1 milioni di bottiglie) le consegne di contrassegni per il Rosso di Montalcino.