Vino, il Consorzio del Chianti classico grande protagonista a New York

Dopo alcuni anni in cui il Consorzio vino Chianti classico ha continuato a presidiare il suo primo mercato di riferimento, gli Stati Uniti, con varie attività, che nell’ultimo periodo – per l’emergenza sanitaria – sono state soprattutto “virtuali”, i tempi sono finalmente maturi per la realizzazione di un nuovo grande evento di degustazione con la presenza dei produttori. Lunedì 28 febbraio, una sessantina di aziende del Gallo Nero sbarcheranno a New York per presentare, nella cornice del prestigioso Altman Building, il meglio della loro produzione enologica: i Chianti classico annata, riserva e gran selezione.

Un Grand tasting del Chianti classico a New York era da tempo atteso, come lo dimostrano i numeri: oltre 1.000 sono infatti gli operatori del settore e i rappresentanti della stampa già pre-registrati all’evento. L’occasione servirà al consorzio per presentare al mercato americano il nuovo progetto delle unità geografiche aggiuntive del Chianti classico che prevede la suddivisione del territorio di produzione in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. Fra gli obiettivi del progetto, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso un’offerta sempre di più differenziata.

L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, soprattutto nei mercati “maturi” come gli Stati Uniti, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine.

“Sono davvero felice di tornare a New York con le nostre aziende e poter spiegare, attraverso il progetto delle Uga, lo stretto legame che esiste fra i vini del Gallo Nero e il luogo in  cui essi sono prodotti”, commenta Giovanni Manetti, presidente del Consorzio. “Come ho sempre detto, – prosegue – il vino rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta”.

Le aziende nella sala di degustazione dell’Altman Building saranno pertanto suddivise per Uga e un “Chianti Classico Uga winebar” sarà allestito nella location, dove Jeff Porter, ambasciatore ad honorem del Chianti classico, guiderà gli ospiti della manifestazione alla scoperta delle varie sfumature del Gallo Nero. Il programma della giornata prevede anche due seminari, per la stampa e per il trade, a cura del giornalista e “mapman” Alessandro Masnaghetti, che da qualche anno collabora con il Consorzio per la realizzazione di una mappatura del territorio, con vedute aeree a 360°, già in parte pubblicate sul sito consortile (link).

Grande attesa quindi per questo ritorno “in presenza” del Gallo Nero negli Stati Uniti, da oltre 15 anni il primo mercato del Chianti Classico, che esporta in questo paese una bottiglia su tre del prodotto a denominazione.