Dopo la mail inviata ieri alla comunità studentesca e dopo una successiva dichiarazione volta a fare maggiore chiarezza adesso Roberto Di Pietra deve subire la bacchettata dall’azienda regionale di diritto allo studio.
Il Dsu si è infatti detto dispiaciuto che la notizia della presunta violenza sessuale, avvenuta in una delle sue residenze e giudicata come “delicata e priva di fondamento”, sia stata “diramata senza che vi sia stata la preventiva consultazione del livello istituzionale aziendale che avrebbe potuto portare chiarezza considerato lo spirito di collaborazione che ci dovrebbe” tra le due istituzioni.
L’azienda poi ribadisce quanto già spiegato ai giornalisti nella giornata di ieri in merito all’episodio. La presidenza, la direzione generale ed anche il personale coinvolto non sono “mai venuti a conoscenza di un fatto del genere e di non aver mai ricevuto denunce e segnalazioni di questo tipo da parte degli alloggiati nelle strutture di pertinenza”. E lo stesso vale per il rappresentante degli studenti senesi nel cda del Dsu Giuseppe Marano.
“Quindi la notizia ha colto di sorpresa soprattutto il personale che opera nel servizio residenze proprio perché nelle strutture gestite dal Dsu Toscana è attivo un presidio e controllo costante da parte degli operatori e dei responsabili aziendali addetti, per assicurarne la massima sicurezza e vivibilità – spiega la nota-. Ciò avviene anche riguardo al monitoraggio di eventuali comportamenti scorretti da parte degli alloggiati che si devono attenere a delle regole precise e la cui condotta viene verificata in maniera permanente, rilevando tempestivamente l’insorgere di atteggiamenti non congrui e lesivi fra persone alloggiate o verso il patrimonio immobiliare” .
“Da alcuni anni l’azienda sta promuovendo una serie di iniziative per migliorare la sicurezza e la vivibilità degli studenti ospitati nelle residenze effettuando interventi lasciati in sospeso dalle gestioni amministrative aziendali del passato – continuano-. A questo imponente sforzo di investimento, portato avanti senza darne grande evidenza pubblica, non ha fatto spesso seguito il dovuto riconoscimento con l’accentuazione semmai degli aspetti critici correlati alle iniziative di supporto allo studio piuttosto che all’effettivo impegno della governance dell’Azienda per offrire servizi sempre più qualificati come riconosciuto dalle classifiche nazionali degli atenei che vedono in testa proprio il Dsu Toscana per gli indicatori di competenza”.