Virus, Conte: “Sindaci autonomi su chiusure strade e piazze. Una settimana alle palestre”

“Questo provvedimento dovrà consentirci di  questa ondata di contagi che sta interessando l’intera Europa, bisogna mettere in campo tutte le misure per evitare un nuovo lockdown”, è quanto detto dal presidente del consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm sulle misure anticontagio da Covid. “La strategia non è e non può essere la stessa della primavera, in questi mesi abbiamo lavorato intensamente. Dobbiamo tutelare sanità ed economia, usando un principio di proporzionalità e adeguatezza”.

“Siamo consapevoli dei sacrifici degli imprenditori ma faremo di tutto per ristorarli” poi Conte tranquillizza “rispetto a marzo abbiamo lavorato intensamente, saremo vicini alle famiglie”.

Sindaci, coprifuoco in città se ci sono assembramenti – “I sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le  21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”, spiega il premier.

Per le palestre “daremo una settimana per verificare che siano rispettati i protocolli di sicurezza, in caso non chiuderemo palestre. Sennò saremo costretti a sospendere piscine e palestre”.

Ristorazione– “Le attività dei servizi di ristorazione  sono consentite dalle 5 alle  24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e  fino alle 18 in assenza di consumo al tavolo -dice Conte ; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, e fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. I ristoratori dovranno “esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti”.

Le attività scolastiche continueranno in presenza, per le scuole secondarie saranno favoriti “ingressi a partire dalle 9 e ingressi nel pomeriggio”. Le università “devono attuare piani della didattica in funzione delle esigenze normative e del quadro pandemico nazionale”.

 Sport – Sì a partite e gare sportive a livello regionale e nazionale per professionisti e dilettanti. No agli allenamenti di squadra, a partite e “partitelle”. E’ la stretta che il nuovo dpcm impone agli sport di contatto. Sono vietati del tutto infatti, a quanto spiegano fonti di governo, quelli svolti a livello amatoriale e arriva il divieto anche per le gare dilettantistiche a livello provinciale. Ma è possibile, per chi pratichi uno sport come il basket, il calcio o la pallavolo, nell’ambito di una società sportiva, continuare ad allenarsi a livello individuale e fare allenamenti con i compagni di squadra evitando però il contatto e dunque di fare “partitelle” o sessioni di gioco con gli altri.

Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale ed i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro”. “Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza”

Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni di interesse pubblico; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.