“Giovedì vi annuncerò i primi risultati dell’indagine sierologica che stiamo facendo a Siena, così potremo capire quanti sono davvero i contagiati nel nostro comune da inizio epidemia”. A lanciare questo messaggio è l’epidemiologo, docente dell’università di Siena e fondatore di VisMederi Emanuele Montomoli mentre ha ricordato che sta proseguendo l’indagine fatta a tappeto dall’ateneo per conoscere i numeri reali dell’infezione da coronavirus nella nostra città
Ma questa non è l’unica notizia che arriva dall’ormai consueta diretta con Montomoli. Il professore infatti sostiene una tesi diversa da molti scienziati italiani e internazionali – ne ha parlato anche la rivista Nature-, quella che il virus venga per forza dagli animali: “Come si fa a escluderlo? In laboratorio sono riusciti a clonare anche la pecora Dolly. Tutto è fattibile ma alla fine che cosa ci cambia? Non è importante conosce l’origine del covid19 ma capire come si può investire risorse per combatterlo“.
Parlando dell’ormai famoso servizio del Tg Leonardo del 2015 Montomoli ha affermato che ” viene semplicemente spiegato come anche in un laboratorio un agente patogeno può essere modificato e reso trasmissibile nell’uomo”, per cui “Chi dice si o no con assoluta certezza al fatto che questo virus provenga da un laboratorio per me connette un errore – sottolinea-. Personalmente non me la sento di dire che il coronavirus provenga da questo tipo di ambiente o dal pangolino“.
Spazio poi a una riflessione sull’evoluzione del contagio in Italia. “I numeri in aumento in Italia sono dovuti all’aumento dei tamponi che vengono fatti – precisa-. Adesso nel conto totale dei casi ci sono anche gli asintomatici“, dal nazionale l’analisi passa al territorio “la diffusione all’interno della Rsd Santa Petronilla è dovuta al fatto che chi vi risiede si trova in una coorte chiusa ed è a stretto contatto con altre persone: questo è un territorio fertile per l’infezione”
Sul vaccino il professore dell’Ateneo ha detto la sua su quanto detto da Paolo Neri in un’ intervista proprio al nostro quotidiano (link qui). “Il covid19 è simile al rinovirus sarà difficile trovare un vaccino ma non impossibile: le risorse che saranno investite non sono quelle messe in campo per il raffreddore, qui ci sono degli interessi economici e dei margini di profitto che sono enormi”
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
Di seguito l’intervista completa