Siena

Vittoria dell’Italia, il vino è salvo dai finanziamenti europei

L’Italia porta a casa una vittoria significativa per la filiera dell’agroalimentare in seno alla Commissione Europea. Nel mirino c’era infatti la possibilità di escludere dai finanziamenti europei – si parla di 176 milioni di euro – alcuni prodotti agroalimentari come vino e carni rosse, in quanto indicati come cancerogeni.

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha commentato, come riporta Gambero Rosso: “Grazie al lavoro dell’Italia, rappresentata oggi in Lussemburgo dal sottosegretario La Pietra, l’Agrifish si è espresso a favore del mantenimento della carne e del vino all’interno del programma di lavoro della Commissione per il 2024 sulla politica di promozione dei prodotti agroalimentari dell’Ue e che sarà votato mercoledì 25 ottobre”.

Quasi tutti i membri del Consiglio Agricoltura e Pesca hanno sostenuto la posizione dell’Italia, riconoscendo la necessità di non dover penalizzare i settori vitivinicolo e zootecnico, che rappresentano elementi portanti della nostra economia e del nostro territorio.

Le associazioni di settore nei giorni precedenti hanno svolto un grande lavoro per portare avanti le proprie motivazioni contro le regole introdotte dal Programma di Lavoro Annuale 2024 della Commissione sulla Promozione dei prodotti agricoli. N

ell’allinearsi con il Piano europeo di lotta contro il cancro, questo Programma indirizza verso un’alimentazione basata maggiormente su cibi vegetali a discapito di prodotti come carni rosse, prosciutti, salumi, vino e bevande alcoliche, senza fare distinzioni sulle modalità di consumo, punto sul quale l’Italia si batte da tempo.

Ciò avrebbe portato automaticamente l’esclusione di questi prodotti (bandiera del made in Italy nel mondo) dai programmi di finanziamento europei, con grave danno per tutta la filiera agroalimentare. A sostegno della tesi sostenuta dal Belpaese, relativa a consumi moderati, è fortunatamente intervenuta nei giorni scorsi la “Dichiarazione di Toledo”.

Trenta scienziati da tutto il mondo, hanno “assolto” il vino dal suggello di prodotto dannoso, dichiarando che “una dieta bilanciata come quella Mediterranea, che include moderazione in tutti gli aspetti della vita – inclusi i consumi di vino – è riconosciuta come contributo positivo ad uno stile di vita sostenibile e sano”.

Stefania Tacconi

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