Viva Brasil!, il festival Jazz & Blues di Sarteano, propone domani in piazza San Lorenzo un originale spettacolo multimediale di Enzo Favata, dal titoloiOs caminhos de Garibaldi (ingresso 10 euro) dedicato agli anni della gioventù dell´eroe, trascorsi in America Latina a lottare contro le dittature. Venerdì 26 agosto), invece, in scena Fabrizio Bosso, uno dei migliori trombettisti italiani, in duo con Marcio Rangel. La musica prosegue nel suggestivo borgo di Castiglioncello del Trinoro con il concerto round midnight in compagnia Abbie Road Dixie Band (ovvero ‘Why don’t we do it in the road?’, anticipato alle 18 anche nelle vie del centro storico) e, domaniRowland Jones Trio. Alle 18 del pomeriggio, sempre domani, le vie del paese saranno solcate da un´atra marching band: la Sound Street Band.
Come si vede, il festival sarteanese presenta modi e forme diverse di intendere il jazz, una musica di libertà, che affonda le sue radici nei canti degli afroamericani, assumendo, nei suoi oltre centro anni di vita, linguaggi e stili diversi, per divenire la vera “musica classica” del nostro tempo. La musica brasiliana, come tutta la cultura brasiliana, ha tre anime: quella bianca europea, quella nera africana e quella india. Dalla tradizione musicale europea (barocca, rinascimentale, ma anche popolare) ha ottenuto la melodia e la ricchezza armonica; dalla tradizione degli schiavi neri ha attinto il ritmo e gli strumenti (in particolare dalla religiosità dell’Angola); dalla cultura degli indios il temperamento e il carattere. Un po’ com´è successo negli Stati Uniti per il jazz, con una vicenda parallela, ma del tutto peculiare. La contaminazione tra la musica brasiliana e il jazz ha inizio già dagli anni ’40 del secolo scorso per opera di alcuni musicisti, come Dizzy Gillespie, Stan Kenton e in seguito (era nata la bossa nova) Antonio Carlos Jobim, Vinicius de Moraes, João Gilberto. A completare l´omaggio al Brasile, c´è la mostra (esposta nell´apposita sala comunale) Diario do Brasil, frutto di oltre cinque mesi di ricerca sul campo, da parte di Francesco Ianniello: un racconto attraverso le foto di un lungo viaggio attraverso il sub-continente verde-oro. Un viaggio alla scoperta di un Brasile poco conosciuto e fuori dalle rotte turistiche e quindi, forse proprio per questo, ancor più ricco di fascino e di suggestioni. Ma più che di luoghi, quella che viene presentata è una mostra di volti e di persone: ritratti e scene di vita quotidiana che sono stati catturati, prima ancora che fotografati, grazie ad una totale immersione nella cultura e nella vita brasiliana. Francesco Ianniello, giornalista, nato a Napoli ma originario di Sessa Aurunca, si è laureato con una tesi intitolata “Tradizione e devozione nei riti della Settimana Santa di Sessa Aurunca” . Tra le sue collaborazioni, quella con la rivista Metropoli (allegato domenicale di Repubblica), il quotidiano La Nazione e con l´agenzia di stampa Ansa, con 2 mila articoli andati in stampa e varie pubblicazioni. Per informazioni:0578269204. 0578269204