Enter your email address below and subscribe to our newsletter

“Vogliamo fare bene il nostro lavoro, ma non conosciamo il nostro futuro”

Condividi su

La stabilizzazione dei docenti, revisione del bando del concorso straordinario per accedere al contratto a tempo indeterminato e parità di trattamento con le altri classi di lavoratori della pubblica amministrazione. ritorno in totale sicurezza nelle classi a settembre. Sono alcuni dei punti contenuti del documento del direttivo docenti precari della Regione Toscana che è stato sottoscritto stamattina dagli insegnanti delle scuole locali insieme al sindaco di Siena Luigi De Mossi a Palazzo Pubblico. Soddisfazione è stata espressa dai membri del comitato dei docenti, “la stabilità che chiediamo riguarda tutto il popolo italiano – commenta Giacomo Vigni-, riguarda gli studenti, riguarda i ragazzi con disabilità. Non parliamo di uno stipendio, ma di voler fare bene il nostro lavoro”. Più dubbi che certezze sulla riapertura in presenza della scuola, ” come sottolineato – prosegue Vigni-. non sappiamo chi controllerà le graduatorie provinciali e questo ci dà ulteriore precarietà. Ai primi di settembre nessuno di noi sarà al suo posto, non sappiamo cosa sarà del nostro futuro. La scuola che ripartirà? Non sarà sicura, i presidi stanno strutturando istituti nuovi senza direttive. C’è l’ombra di iniziare l’anno e tornare alla didattica a distanza”.

“Con il distanziamento sociale e con l’idea del dividere le classi c’è bisogno di organico di rafforzamento – dice Manola Terzani-.Dovrebbero essere chiamati ulteriori insegnanti per evitare classi-pollai”. Poi Terzani lancia l’allarme ” con il ritorno della didattica a distanza il personale chiamati a dividere le classi-pollaio sarebbe licenziato poiché non necessario. Si va una direzione che non tiene contro dei diritti dei lavoratori“. Sui disordini recenti avvenuti a Siena che hanno visto protagonisti alcuni ragazzi, anche minorenni, i membri del direttivo hanno detto che è necessaria ” una continuità nell’educazione per gli adolescenti: molti progetti formativi  durano solamente un anno e finiscono, perché i docenti vengono spostati”, conclude Vigni.

Intanto lentamente gli istituti nella provincia di Siena stanno cercando di ripartire, sono iniziati i lavori alla scuola primaria di Abbadia San Salvatore, al fine di ottenere i requisiti necessari per un’apertura “a norma Covid”. “Avere la scuola idonea al Covid – afferma il vicesindaco e assessore all’Istruzione Lucilla Romani – è costato tempo e denaro; abbiamo iniziato a lavorarci ad aprile, sia per l’adeguamento strutturale che organizzativo. Questo ci permetterà di aprire le scuole a orario regolare e con la possibilità del servizio mensa. Stiamo ancora lavorando sul trasporto: un aspetto perché sembrano maggiori le difficoltà legate alla prevenzione”.