Volano le bollicine italiane: per le feste un brindisi con 95 milioni di bottiglie

Le bollicine con l’aperitivo

Se ultimamente nel settore vinicolo c’è crisi, la cosa sembra non riguardare gli spumanti italiani che invece godono di un momento particolarmente favorevole. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Vini Spumanti ed Effervescenti (Ovse) insieme al Centro Analisi Mercati e Consumi e Osservatorio Economico (CevesUni), non solo la produzione è in crescita rispetto al 2023 (del +9%), ma lo sono anche i fatturati delle case vinicole.

La cosa riguarda soprattutto i marchi aziendali e i vini IGT che quest’anno sono arrivati a toccare il miliardo di bottiglie prodotte, grazie alla maggiore diversificazione dell’offerta e alla crescente attenzione alla qualità. Le bollicine italiane vanno forte soprattutto all’estero, dove rappresentano il 30% dell’export nazionale di vino. Ovviamente in testa troviamo il Prosecco, ma crescono i numeri anche dei marchi storici dell’Asti, della Franciacorta e del Trento Doc.

I paesi esteri dove cresce il consumo sono: Stati Uniti, Canada, Australia, Francia e Russia, mentre calano in Cina, Regno Unito, Giappone, Germania, Svizzera e Corea del Sud. Per quanto riguarda il consumo interno (nazionale) da un lato si assiste alla crescita del giro d’affari, in particolar modo nel canale Horeca (hotellerie, ristorazione, catering) per i prodotti premium e di alta qualità (Doc e Docg). Dall’altro, il consumo complessivo rimane stazionario e connesso alla stagionalità e alla localizzazione dei consumi. La grande distribuzione, infine, registra una flessione del fatturato, a dimostrazione di una crescita delle bollicine di fascia alta. Il consumatore è infatti sempre più attento alla qualità, alla sostenibilità e all’origine dei prodotti. Cresce l’interesse per le bollicine metodo classico, per le produzioni artigianali e per le etichette biologiche.

I giovani tra i 20 e i 30 anni tuttavia, sembrano distaccati dal mondo del vino in generale, e il suggerimento fornito da Osve e Ceves è quello di cercare nuove strategie più accattivanti per conquistare questo target. Certo è che con l’avvicinarsi delle feste natalizie i consumi in Italia raggiungeranno un picco. Si stima infatti che in queste occasioni si stapperanno 95 milioni di tappi a fungo, di queste circa 70 milioni solo nella notte di San Silvestro. All’estero in questi giorni il picco toccherà i 250 milioni di bottiglie stappate in 35 giorni, pari a più di 1,7 miliardi di euro di export. E quindi in alto i calici e tantissimi auguri a tutti.

Stefania Tacconi