Chi da “grande” vuole provare a fare il dottore, adesso ha un’opportunità in più. Si chiama “Biologia con curvatura biomedica”, il progetto voluto dal Miur e dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri per avvicinare i giovani alla facoltà di medicina. Siena e Firenze sono le uniche città toscane scelte dal ministero per dare il via ad un progetto sperimentale: gli alunni del terzo anno del Liceo Galileo galilei di Siena hanno avuto l’opportunità di seguire questo corso. Due ore a settimana di “avvicinamento” alla medicina, dopo l’orario normale di lezioni. In sessanta hanno aderito, due terzi di loro sono arrivati alla conclusione del percorso che proseguirà anche nei prossimi due anni, fino alla quinta eventualmente al test di ingresso per Medicina.
“Il nostro Ordine è stato scelto tra gli oltre venti che ci sono in Italia e questo ci ha reso orgogliosi e entusiasti di fare le lezioni ai ragazzi del liceo – ha detto Roberto Monaco presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Siena– Una scommessa che abbiamo vinto insieme ai docenti della scuola perché dei sessanta che hanno aderito, oltre il cinquanta per cento ha portato a termine il primo anno di studio. Il progetto è interessante perché mette in luce la passione dei ragazzi verso la professione medica, una professione difficile che nasce da sacrifici e che non si può banalizzare con procedure e linee guida”. I temi principali trattati sono stati malattie dell’apparato cardiovascolare, ematologia, muscolo scheletrico, dermatologia. E’ stato poi eseguito un tirocinio pratico alle scotte in ematologia e neurologia. Un’esperienza che è stata bellissima per i giovani liceali: “Chi di noi ha aderito – ha detto una studentessa – lo ha fatto perché sente la vocazione di fare il medico e poter aiutare gli altri e questa è un’opportunità unica per poterci preparare ai test di ammissione alla facoltà di medicina”. Il progetto sperimentale, prevede tre anni di corso a partire dalla terza liceo fino alla maturità. In cattedra sono saliti gratuitamente i medici senesi, che hanno lavorato in sintonia con i docenti di scienze del liceo.
“Con cadenza bimestrale, a conclusione di ogni nucleo tematico di apprendimento, è stato fatto un test con 45 quesiti a risposta multipla – ha spiegato Stefania Satta referente del progetto per il liceo senese – i risultati non sempre sono stati quelli sperati ma il morale è rimasto alto e gli studenti hanno proseguito. Chi ha lasciato ha capito che intraprendere il percorso di formazione come medico non è una passeggiata”. Un’esperienza da ripetere anche se difficile da organizzare perché gli studenti, anche se minorenni, hanno potuto avere accesso anche all’interno dei laboratori del policlinico Le Scotte. “Abbiamo necessità di persone che abbiano idea di quello che andranno a fare e motivate – ha detto il direttore sanitario delle Scotte Roberto Gusinu – abbiamo quindi coinvolto diversi docenti dell’azienda per seguire i ragazzi in laboratorio e nelle simulazioni con i pazienti. Investire sui giovani è il futuro”.
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