Whirlpool, al Mise nuovo round a fine ottobre, De Mossi: “Per lo stabilimento di Siena c’è anche la scissione”

Fioccano le reazioni nazionali e locali dopo la diserzione da parte di Whirlpool dell’incontro programmato al Mise. Dopo la fumata nera di ieri al tavolo ‘romano’ un possibile nuovo round potrebbe essere chiamato dopo la giornata del 21 ottobre.

In quella data infatti dovrebbero essere noti i dati della terza trimestrale della società che definiranno sia l’andamento che la strategia del gruppo da cui dipende il futuro di 5mila lavoratori, molti dei quali senesi.

Sull’argomento Luigi De Mossi  è stato molto chiaro oggi, in occasione dell’Open day della Cisl: “Se è necessario si può fare la scissione di un ramo d’azienda e collocare lo stabilimento della Whirlpool di Siena con imprese funzionali, che garantiscano il mantenimento dei posti di lavoro”.

Ieri è stata la giornata delle reazioni ‘romane’ a partire da quella dei ministri Giorgetti e Orlando che hanno classificato come “fatto grave” l’assenza della multinazionale all’incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico. Duri anche i sindacati con la Fiom che ha chiesto all’Esecutivo di usare “poteri speciali” per “mandare un segnale chiaro a Whirlpool”.

Stamani, come sappiamo, è arrivato anche il duro commento di Luigi Sbarra che, proprio da Siena, ha declinato come “atteggiamento inaccettabile” quello dell’azienda. Accuse contro la società americana arrivano anche dai rappresentanti politici locali: Fabrizio Rossi, neo-senatore di FdI eletto nel nostro collegio, chiede al colosso di “dire chiaramente” se è intenzionato a rivedere i propri piani sull’Europa, invece di “nascondersi, come ha fatto ieri disertando il tavolo convocato al Mise”.

Fabio Pacciani, candidato sindaco per le elezioni del 2023, chiede al Comune di “attivarsi con urgenza per sensibilizzare tutti i rappresentanti politici neoeletti in Toscana rispetto a questa gravissima situazione. Inoltre-aggiunge-, il Comune deve essere parte attiva, insieme alle altre istituzioni e ai sindacati, non appena sarà insediato il nuovo governo”.

Pacciani inoltre si appella al presidente del consiglio comunale Marco Falorni per convocare l’aula “per far sentire la vicinanza di Siena ai dipendenti e per dimostrare che siamo al loro fianco”. Per il candidato sarebbe “un atto importante anche per dare il segnale che Siena è determinata e unita. I lavoratori non devono essere lasciati soli di fronte a qualsiasi scenario”.