Mezz’ora per spiegare quali sono i timori dei lavoratori e per rinnovare la richiesta di un incontro con il Ministero dello sviluppo economico. Questo il motivo dell’incontro che si è tenuto poco fa tra il vice prefetto di Siena Immacolata Amalfitano e le rappresentanze sindacali dei dipendenti senesi dello stabilimento Whirlpool di Viale Toselli.
“Abbiamo sollevato una questione che è delicatissima. E che purtroppo coinvolge anche noi. La multinazionale ha dichiarato che, entro il terzo trimestre, potranno essere prese delle decisioni. Tra queste ci può essere anche quella della vendita degli stabilimenti in Europa, Medio Oriente e Africa. Essendo la nostra una struttura che per dieci anni ha utilizzato ammortizzatori sociali, la preoccupazione è tanta”. Sono le parole del segretario della Fiom di Siena Massimo Onori. “Abbiamo chiesto un incontro al Mise a maggio per prendere in mano la situazione – ricorda-. Ancora però non abbiamo avuto risposte. Da qui la scelta di andare nelle Prefetture e sollecitare un tavolo con il Ministero. Oggi pomeriggio il vice prefetto girerà la nostra documentazione al Ministero dell’Interno”
“Le dichiarazioni del Gruppo ci spaventano” , ha ammesso Giuseppe Cesarano, segretario della FIM di Siena e Grosseto. “Vogliamo capire se ci sono davvero soggetti industriali che saranno l’alternativa a Whirlpool negli stabilimenti Emea. E se ci fosse davvero un nuovo soggetto industriale chiediamo di sapere anche quale è il suo Piano su Siena”, ha proseguito
L’ultimo a intervenire è Maurizio Matera, delegato Uilm Rsu dentro l’azienda: “Ci siamo resi conto dei tanti cambiamenti nella fabbrica. Anni fa Whirlpool ha dismesso da Siena molte produzioni dicendo che aveva intenzione di puntare tutto sul congelatore. Ad agosto e a settembre però ci sarà tanta cassa integrazione da fare. Speriamo quindi di poter affrontare questa situazione con il Governo”