Whirlpool è una multinazionale “acefala”: non ha usato mezzi termini il sindaco di Siena Luigi de Mossi dal palco allestito in Piazza del Campo per la manifestazione organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Cobas. Dal primo cittadino nei confronti dell’azienda statunitense sono arrivate bordate a più riprese. ““Non dobbiamo cedere su questo fronte e non dobbiamo perdere lo stabilimento – ha continuato -. Porteremo questi signori in Italia anche se non si sono degnati di venire al Ministero”, ha aggiunto il sindaco che ha aperto, a margine dell’evento, alla possibilità di individuare “realtà di altre multinazionali o aziende” che possano acquisire il sito senese in viale Toselli. “Serviva la presenza fisica a fianco dei lavoratori e dei sindacati, dall’inizio del corteo fino al raduno in Piazza del Campo, per portare come sto facendo la solidarietà istituzionale, umana, politica, sociale”, ha detto poi De Mossi che ha definito i dipendenti dello stabilimento di Siena “un esempio di eccellenza professionale, produttività, abnegazione. Valori che sono stati dimostrati anche in pandemia”. Per cui, prosegue, “è ora che queste multinazionali acefale, che non rispondono mai di niente, imparino a trattare in modo diverso i territori in cui operano. Siena, l’impianto senese, i lavoratori e le famiglie senesi meritano rispetto, trasparenza, responsabilità”.
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