Un comportamento “inaccettabile” della multinazionale, un atteggiamento “analogo a chi vuole operare atti di pirateria industriale”.
Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl, non poteva non affrontare l’argomento Whirlpool a Siena. Ed a margine dell’open day del sindacato locale ha giudicato la diserzione dell’azienda al tavolo del Mise come “un atteggiamento irriguardoso”. Prosegue Sbarra: “Abbiamo profili importanti, 5mila posti di lavoro da tutelare e salvaguardare. E Whirlpool non può dire che parlerà con Istituzioni e sindacati dopo aver anticipato in borsa la sua strategia”.
Quanto alla Cisl “dobbiamo richiamare le grandi imprese al rispetto delle relazioni sindacali e ad avere un atteggiamento di responsabilità sociale perché qui ci sono in gioco migliaia di posti di lavoro”, dice il segretario.
Sulla stessa linea d’onda, durante il suo intervento, anche il segretario dell’organizzazione senese Riccardo Pucci: “Siamo in forte stato d’allerta. E l’assenza della società al tavolo programmato in Ministero aumenta la preoccupazione. Siena deve tutelare il suo sito industriale che ha delle prospettiva e per difenderlo può arrivare fino alla mobilitazione”.
Naturalmente, nelle parole di Sbarra, non possono mancare i temi caro energia e beni alimentari. “Bisogna alzare la tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche, delle multinazionali della logistica e economia digitale. Vanno recuperate risorse che sono state allocate su decreti approvati ma non attuati o che presentano un basso tiraggio. E dove è necessario, come extrema ratio, si valuti l’opportunità dello scostamento di bilancio”, ha affermato il segretario che poi si è appellato anche alla Ue che deve, tra l’altro, “liberare sorse per un nuovo Recovery energetico finalizzato a conquistare maggiore autonomia energetica rispetto a stati esterni”.
Infine un appello ai partiti: “Sono giorni decisivi per la formazione del nuovo Governo. E io chiedo di fare presto”, ha continuato Sbarra. “Ieri è stata approvata la Nadef è da lì arriva un segnale preoccupante , quasi inquietante: la crescita economica che avevamo incominciato ad assaporare nel 2021 e ad inizio 2022 si sta fermando. E si stanno così creando condizioni di difficoltà per il Paese, per il sistema imprenditoriale e per la tenuta dell’occupazione”.
Ed ancora: “Tra poche settimane dovrà essere fatta la prossima legge di stabilità per il 2022. Entro il 31 dicembre dobbiamo centrare 55 obiettivi per portare a casa dall’Europa altri 20 miliardi di euro. Quindi -ribadisce- fate presto, superate le tensioni e le divaricazioni per assicurare al Paese un Governo e alle parti sociali un’interlocuzione in modo da arrivare a scelte mature, condivise ed unitarie che rimettano in moto le dinamiche economiche dell’Italia”.