Oltre 150 i produttori presenti, ognuno di loro presenterà fino a quattro etichette. Sono 19 le regioni italiane da cui arrivano i produttori di Wine&Siena, le più vocate per la produzione enologica. E c’è anche la Francia
Oltre 150 produttori nei palazzi storici di Siena. Ognuno di loro presenterà fino a quattro etichette, quindi oltre 500 vini in degustazione. Immaginiamo di passare dal Barolo, al Pinot Noir dell’Alto Adige, passando dal Sauvignon, dalla Ribolla Gialla e dal Friulano del Collio, senza dimenticare il metodo classico dell’Oltrepò Pavese, il Franciacorta, il vino della Valtellina. E poi spostarsi nel Chianti e nel Brunello in Toscana, degustare il Montelfaco dell’Umbria, e poi Nero d’Avola, Grillo e Catarratto dalla Sicilia senza dimenticare i Furore bianchi e rossi della Campania, ma anche l’Asprinio di Aversa, la Falanghina, l’Aglianico. Non potevano mancare Prosecco, Valpolicella, Raboso, Primitivo di Manduria e Tintilia.
È il viaggio che Wine&Siena – Capolavori del Gusto nella sua quarta edizione, i prossimi 26 e 27 gennaio a Siena, propone nel primo grande evento dell’anno dedicato alla scoperta delle eccellenze enologiche firmato dagli ideatori del Merano WineFestival. Wine&Siena vuole promuovere il meglio della produzione vitivinicola e culinaria selezionata dal WineHunter Helmuth Köcher.
Grazie a Wine&Siena sarà possibile degustare i vini selezionati sotto la Maestà di Simone Martini, a Palazzo Pubblico, nelle storiche stanze della sede della Banca Monte dei Paschi di Siena, a Rocca Salimbeni, al Grand Hotel Continental – Starhotels Collezione. Entra quest’anno nel percorso sensoriale Palazzo Squarcialupi, ovvero il Santa Maria della Scala con la Small Plates Dinner, la sera del 25 gennaio, una walking dinnerconprotagonisti i ristoratori senesi e i loro piatti tipici, in abbinamento ai vini degli oltre 150produttori espositori di Wine&Siena. Ed ancora, masterclass invece alla sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Palazzo Sansedoni, e i convegni presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Siena.
Sono 19 le regioni italiane da cui arrivano i produttori di Wine&Siena, le più vocate per la produzione enologica. Andando rigorosamente in ordine alfabetico, dall’Abruzzo arriva la Cantina Zaccagnini,dall’Alto Adige – Südtirol Baron Longo, Castelfeder, Strasserhof – Hannes Baumgartner, Von Blumen, Weinberghof – Christian Bellutti, Eisacktaler Kellerei, Kellerei Meran – Cantina Merano. Ed ancora, dalla Calabria arriva Statti, dalla Campania Il Casolare Divino, Lenza, Marisa Cuomo, Tenuta Fontana, dall’Emilia Romagna Country Resort Tenuta De’ Stefenelli e Medici Ermete. Dal Friuli Venezia Giulia c’è Canus, La Rajade, Petrussa, Zorzettig. Dal Lazio, Gotto d’Oro. Dalla Lombardia ci sono Cantina Ca’ d’Or, Casa Vinicola Pietro Nera, Lantieri De Paratico, Mirabella, Monsupello Eredi Boatti Carlo, Selva Capuzza e Perla del Garda. Facendo un salto e spostandosi al centro, nelle Marche c’è Rio Maggio, più a sud, dal Molise c’è Tenuta Terresacre e poi, facendo di nuovo un salto e spostandosi in Piemonte ci sono Filippo Broccardo e F.lli, Poderi Gianni Gagliardo, Produttori di Govone, Rocche dei Manzoni, Scarpa, Tenuta Il Falchetto, Principiano Giuseppe. Facciamo di nuovo un salto per spostarsi al sud, in Puglia con Giuseppe Attanasio e Manduria e in Sicilia con Firriato, Spadafora, Tenuta Valle delle Ferle, Theresa Eccher. Tornando a questo punto in Toscana, ci sono Aia Vecchia, Avignonesi, Baldetti Alfonso, Basilica Cafaggio, Bellaria, Bindi Sergardi, Caiarossa, Camigliano, Cantina Le Fonti, Carpineto, Casa Alle Vacche, Casale dello Sparviero, Castello di Albola, Castello di Ama, Castello di Fonterutoli, Castello di Meleto, Castello di Radda, Castello Poggiarello, Consorzio Chianti Colli Senesi, Castello Monterinaldi, Cinciano, Colline San Biagio, Dei, Donatella Cinelli Colombini, Famiglia Cecchi, Fattoria Acquaviva, Fattoria Casa di Terra, Fattoria della Aiola, Fèlsina, Fuligni, Gagliole, I Balzini, Il Borro, La Magia, La Montanina, La Sala, Le Chiuse Di Sotto – Gianni Brunelli, Lunadoro, Martoccia Di Luca Brunelli, Montefabbrello, Montemercurio, Nenni Toscana, Orlandini, Palazzo Massaini, Paradisone Colle Degli Angeli, Piemaggio, Podere Dell’Anselmo, Podere Forte, Podernuovo a Palazzone, Poggio Al Chiuso, Poggio Bonelli, Poggio del Moro, Poggio Grande, Purovino, Ricasoli, Ridolfi, Rocca delle Macie, Salcheto, Tenuta Casabianca, Tenuta di Arceno, Tenuta di Artimino, Tenuta di Bibbiano, Tenuta Impostino, Tenuta Villa Trasqua, Tenute Piccini, Terre Nere Campigli Vallone, Teruzzi, Tolaini, T.D.C. Agricoltura, Vallepicciola, Vecchie Terre Di Montefili, Ventolaio, Villa Mangiacane, Petra. Dal Trentinoarriva la Cantina Mori Colli Zugna e La Vigne, dall’Umbria Arnaldo Caprai, Cantine Briziarelli, Cantine Scambia. Dal Veneto invece ci sono Ai Galli, Anselmi, Borgo Molino Vigne & Vini, Bottega, Ca’ dei Maghi, Cà di Rajo, Colesel, Case Bianche, Le Bertole, Manara, Masi Agricola, Merotto, Roeno di Fugatti, Vigne Matte. Non manca lo Champagne a Wine&Siena, ed infatti dalla Francia arriva Maxìme Blin Champagne.
Wine&Siena è anche produzioni tipiche – formaggi, tonno, acciughe, caffè e dolci senesi – birra e distillati. Tra le produzioni tipiche, dalla Campania ci sarà Armatore, dalle Marche Euromar di Silvano Carso Pietro e dalla Toscana Caseificio Marovelli, La Fabbrica del Panforte e Sideca – Caffè la Tosteria. Per la birra, dalla Toscana arriva Birrificio del Forte. Per i distillati, ci saranno dal Friuli Venezia GiuliaDomenis1898, dalle Marche Distilleria Varnelli, dalla Toscana Gin Lab. E poi c’è l’Extrawine con, dalla Lombardia, Bruni Glass, dalla Sardegna Autentico, dalla Toscana Accessoridavino.com, Pulltex – D&G Selezione, RCR Cristalleria Italiana. Wine&Siena è anche mercato, quindi spazio anche agli importatori. Ci saranno dalla Lombardia Gusto&Degusto, Champagne A.D. Coutelas, Champagne Breton Fils.