Wine&Siena riparte in presenza con successo, 2350 visitatori paganti per la settima edizione

Wine&Siena riparte in presenza con successo, mettendosi alle spalle lo stop dello scorso anno dovuto alla pandemia. Il primo grande evento del vino in Toscana, che segna idealmente l’inizio dell’anno enologico, ha fatto registrare il consueto successo di pubblico, nonostante gli organizzatori avessero deciso di rinunciare ai biglietti per sola mezza giornata, così da consentire ai visitatori un’esperienza più intima e coinvolgente girando fra saloni storici e le opere d’arte alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche premiate da The WineHunter Award.

La location è stata, ancora una volta, il monumentale Santa Maria della Scala, l’antico “Spedale” sulla via Francigena, messo a disposizione dal Comune di Siena, in cui si è snodata la manifestazione nel pieno rispetto delle normative Covid e delle modalità di ingresso. Privilegiando la qualità dell’esperienza, e anche pensando a garantire minor affollamento, i numeri sono leggermente diversi da passato, ma perfettamente in linea con le migliori aspettative. Si parla di circa 2350 visitatori paganti, circa 150 giornalisti e un numero di operatori che nei tre giorni ha fatto segnare più 500 presenze. A loro è stato dedicato l’ultimo girono, il lunedì, grazie alla collaborazione con Fipe Confcommercio. Sempre esaurite le masterclass all’hotel Continental.

Sono questi i risultati presentati nella conferenza stampa di chiusura (che si è tenuta questo pomeriggio 14 marzo al Santa Maria della Scala). Un successo di pubblico dunque e una scommessa vinta, nonostante le innumerevoli difficoltà ancora presenti per organizzare grandi eventi in presenza, per Wine&Siena, voluto dal The WineHunter e Patron di Merano WineFestival, Helmuth Köcher, e da Confcommercio Siena.

“Questa settimana edizione ci ha dato una spinta ulteriore a migliorare Wine&Siena e ringrazio tutti i partner che hanno creduto nel fare una manifestazione in presenza in un periodo complicato già per il Covid e poi per le notizie che arrivano – ha sottolineato Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena – Anche oggi, giornata dedicata ai buyer, abbiamo avuto l’affluenza che aspettavamo. La spinta è quella a voler fare di più, siamo stati a vedere anche i lavori dell’ampliamento del Santa Maria, si parla di una capienza di 1800 persone a lavori finiti, il che rende possibile un salto sul numero degli espositori. Dobbiamo stabilire già da ora la data perché questo ci permette di dare input e di far mettere l’appuntamento in calendario alle aziende. Quest’anno non siamo riusciti a soddisfare le richieste, del resto avevamo dei limiti causa Covid. L’ottava edizione vorrà fare un passo in avanti numericamente, allungare di qualche giorno, fissare un circuito anche usando altri spazi oltre il Santa Maria e degustazioni. I miei ringraziamenti al Comune che ci rende possibile essere qui al Santa Maria della Scala, grazie al sindaco e all’assessore alle Attività Economiche, grazie all’Università di Siena, alla Camera Commercio Arezzo Siena, alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, alla Banca Monte dei Paschi di Siena che è partner privilegiato anche in termini di spazi da impiegare. Ed ancora, grazie alla Provincia, a Federlaberghi, a Fipe, agli sponsor tecnici, a Estra, grazie alle tante persone che lavorano e a tutti i giornalisti. Questa manifestazione è dedicata a Andrea Vanni e ce lo sentiamo vicino”.

 

“Grazie a Confcommercio, al Comune di Siena che ci ha creduto e a tutti i partner. A dicembre pensavamo di fare Wine&Siena a gennaio, ma non era possibile, unica data che siamo riusciti a mettere a fuoco era questa e grazie al Comune, che ci ha creduto e ci è venuto incontro, lo abbiamo fatto. Ci è voluta forza di convinzione anche per agganciare i produttori, qualcuno era intimorito. Nonostante tutto siamo riusciti – ha fatto notare Helmuth Köcher, The WineHunter e Patron di Merano – Nel 2020 avevamo 285 produttori, quest’anno 125 a causa dei minori spazi, ma c’è questo detto: “Lessi is more”, questo è stato gradito dai produttori, è stato un plus, dopo tutta la tensione e le incertezze, e tutte le domande sul riscontro, il risultato lo abbiamo visto. Risultato che ha messo in scena Siena e il vino, la città ci ha sorriso e abbiamo sentito la voglia di avere bei momenti di gioia. Sabato è stata una grande giornata, domenica abbiamo avuto un po’ meno persone il che ha reso possibile al produttore di parlare meglio con gli appassionati. Poi oggi abbiamo avuto 500 operatori accreditati grazie a Fipe che ci ha sostenuto. I produttori sono soddisfatti anche per Small Plates perché ci ha permesso di prendere tempo e spazio per la degustazione. Molto bella anche la cena delle Lupe. Buono il riscontro anche delle masterclasses, anche qui abbiamo sentito la parte emotiva, con numeri giusti. Questo è il messaggio che mi porto a casa. Per il prossimo anno dovremo presto stabilire delle date, vorrei che ritornassimo verso la fine gennaio inizio febbraio per lanciare l’anno enologico. Ci portiamo a casa questa bella esperienza, anche rispetto a quello che stiamo vivendo. Il vino e food ci danno spensieratezza”.

“Sono state giornate emozionanti, con i tanti ragazzi senesi con cui abbiamo lavorato abbiamo percepito un clima di serenità e di ritrovata socialità. Non abbiamo scelto di togliere il biglietto da mezza giornata anche per alzare il target visitatori – ha sottolineato Gianpaolo Betti, Enotrade Italia – Si è creato un flusso continuo di qualità, il che è stato apprezzato dai produttori. I ragazzi che hanno allestito la manifestazione sono di Siena, sono di Contrada, sono giovani e hanno voglia di lavorare per loro. Ed ancora, le associazioni di vino ci hanno aiutato nelle masterclasses, tutte per il bene della manifestazione”.

“Il percorso che stiamo facendo si dovrà arricchire, nonostante la qualità già elevatissima, di nuove iniziative ed eventi fondamentali per la cultura de vino e per tutti gli operatori del settore – ha osservato Luigi De Mossi, sindaco di Siena – Ringrazio tutti gli organizzatori insieme a Andrea Vanni, purtroppo prematuramente scomparso, che ha avuto questa splendida intuizione. Wine&Siena arricchisce in modo significativo l’inizio della stagione turistica della nostra città. Attraverso questo evento vogliamo far conoscere sempre di più e sempre meglio l’arte, la storia e la cultura della nostra città a tutti gli appassionati delle eccellenze enogastronomiche italiane”.

“Grazie a questa fattiva collaborazione che ci ha permesso di fare Wine&Siena nonostante tutto e tutti – ha sottolineato Alberto Tirelli, assessore alle Attività Economiche del Comune di Siena – Questa manifestazione si è tenuta grazie alla determinazione del sindaco Luigi De Mossi, è stato lui l’artefice di questa ripartenza di Siena, sia per la gran fondo Strade Bianche che per Wine&Siena. De Mossi ha lanciato la firma della Carta dei Valori. Abbiamo visitato i locali del Santa Maria che il Comune si sta accingendo a concludere con la prospettiva per il 2023 di usare ulteriori spazi. Siena ci ha sorriso e con questo spirito dobbiamo vedere questi eventi per farla diventare sempre più protagonista. I numeri ricordati da Kocher sono importanti per noi in un periodo come questo e su questo vogliamo continuare a scommettere”.