La richiesta di Don Raul Escobedo è di trasformare “l’odio in speranza”. È lui che, davanti a 150 persone, ha celebrato in spagnolo il funerale di Yuleisi Manyoma Casanova, la 33enne colombiana scomparsa lo scorso 10 agosto per un colpo di un fucile che si trovava nelle mani del compagno 26enne Fernando Porras Baloy.
“Vivete senz’odio e senza rancore”, aggiunge Don Escobedo che parla di un finale “triste e doloroso” per la ragazza e che invita anche a pregare per Baloy, che è ancora in carcere, “affinché Dio lo renda responsabile di quello che ha fatto”.
Alla funzione c’erano anche padre Alfredo Scarciglia e Don Vittorio Giglio. A quest’ ultimo è spettato di portare il messaggio di vicinanza dell’arcivescovo Lojudice e dell’intera diocesi. Tra i presenti nella basilica dell’Osservanza familiari, amici, colleghi di lavoro e rappresentanti del gruppo Nannini, per cui Yuleisi aveva lavorato.
“Sei stata una madre, una sorella, una zia, un’amica ed una figlia eccellente – ha detto con voce spezzata dall’emozione uno dei familiari -. Non sai quanto ci mancano i tuoi abbracci”. Ed era visibilmente commossa anche una signora chiamata a parlare in rappresentanza della comunità sudamericana: “In questo momento di dolore è importante ricordare la forza e la luce che Yuleisi irradiava”, sono state le sue parole.
Significativo il momento in cui la bara è uscita dalla chiesa: è stata accolta da numerosi palloncini rossi, il colore della lotta alla violenza sulle donne, che sono stati lasciati andare verso il cielo.
La famiglia attraverso il legale Vincenzo Di Benedetto ha chiesto di ringraziare il Comune ed in particolare l’assessore Massimo Bianchini, la Pubblica Assistenza di Siena ed il gruppo Faro Alto, che hanno contribuito alla realizzazione del funerale. Un ringraziamento poi è andato anche ai colleghi, che hanno dato il via ad una raccolta fondi per la figlia minore di Yuleisi.
“Sull’indagine siamo in attesa degli esiti investigativi. Credo che la prossima settimana ci saranno accertamenti sui rilievi balistici”, ha aggiunto Di Benedetto sostenendo di stare valutando di nominare consulenti per le perizie.
MC