Dimissioni di Fabrizio Vigni da presidente di Sienambiente. All’indomani della notizia che il maxi appalto per la gestione dei rifiuti nella Toscana del sud è entrata nel mirino della Procura di Firenze, Vigni ha deciso di lasciare: “…per coerenza con i miei principi e il mio modo di essere – si legge in una nota diffusa da Sienambiente – . Il mio codice morale interiore mi dice che questa è la cosa giusta da fare. Per l’azienda, per la comunità per la quale ho lavorato in questi anni, e per me”.
Vigni chiarisce: “…Ho sempre lavorato e vissuto in maniera onesta, nel rispetto delle regole. Così ho fatto anche da presidente di Sienambiente e da amministratore di Sei Toscana. Sono certo della correttezza del mio operato e della mia totale estraneità rispetto ad ogni ipotesi di presunta irregolarità . Ho fiducia che il lavoro della magistratura lo chiarirà al più presto. Non avendo nulla di cui preoccuparmi, potrei continuare a svolgere il mio ruolo di presidente di Sienambiente anche in questa fase, con la stessa correttezza e dedizione che vi ho dedicato fino ad oggi”.
“Siamo certi della correttezza delle azioni e degli atti che come mandataria del raggruppamento di imprese abbiamo compiuto in tutte le fasi della procedura di gara – ha dichiarato in una nota successiva l’amministratore delegato Fabio Buzzichelli – . Abbiamo fornito tutta la documentazione che servirà a dimostrare l’estraneità della Società e del Presidente Vigni, come suo legale rappresentante, rispetto a qualsiasi rilievo di illegittimità . Ringrazio Fabrizio Vigni che con la sua scelta etica racconta la correttezza dell’uomo e del manager consapevole del suo ruolo anche pubblico. Non sarà facile sostituire in Sienambiente le sue capacità . Opereremo con assoluta serenità nello svolgere il nostro lavoro quotidiano e anche per difendere la reputazione della nostra società e del suo presidente”.
Presidente dal marzo 2009, Vigni lascia il suo incarico dopo sette anni nei quali la società ha raggiunto importanti obiettivi sia sul fronte della gestione del servizio pubblico che della tutela dell’ambiente e del territorio. Un percorso unanimemente riconosciuto dai soci di Sienambiente che hanno provato a convincere Vigni a proseguire nel suo impegno e a rivedere la sua scelta, confermando la fiducia e la stima per la persona, sottolineando il rigore sul lavoro e le grandi competenze e la sensibilità in materia di rifiuti e ambiente.
Il maxi appalto per la gestione dei rifiuti nella Toscana del sud è entrato, dicevamo, nel mirino della procura di Firenze. Si fa riferimento alla gara con cui il gruppo Sei Toscana si è aggiudicato il servizio integrato. Sei persone nel registro degli indagati.