In Valdichiana la situazione del servizio di emergenza-urgenza 118 sta diventando ingestibile ed i sindaci dei dieci Comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni della Valdichiana “alzano la voce” in quanto il servizio dell’automedica – mezzo di soccorso avanzato, importante tassello nel sistema di emergenza sanitaria territoriale – non viene garantito come indicato e promesso agli stessi sindaci mesi fa dalla direzione generale della Asl Toscana Sud Est.
“Dopo le promesse fatte dalla direzione generale della Asl Toscana Sud Est nei primi mesi dell’anno quando, su esplicita richiesta di tutti i sindaci, i vertici dell’Azienda avevano garantito che passata l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 la gestione organizzativa dell’automedica – si sarebbe stabilizzata e, dove possibile, il servizio sarebbe anche stato migliorato, non solo ad oggi queste promesse non sono state attuate e garantiti i due punti operativi attualmente rimasti (presidio ospedaliero a Nottola e punto operativo a Sarteano) ma, negli ultimi giorni, i volontari e gli operatori del settore ci dicono che i punti potrebbero scendere ad uno – afferma Giacomo Grazi, Presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese. – Se così fosse, nella Valdichiana Senese sarebbe a disposizione un solo medico per oltre 60.000 abitanti distribuiti in un ampio territorio che comprende anche piccoli ed isolati borghi che distano decine di chilometri dal pronto soccorso dell’ospedale di Nottola”.
Il presidente Giacomo Grazi sottolinea, inoltre, che “non troppo lontano dalla Valdichiana, in Valdelsa per esempio, sono attivi ben tre punti medicalizzati per una popolazione numericamente simile ma ben più avvantaggiata da distanze chilometriche inferiori verso Campostaggia e lo stesso ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena e più compatta rispetto alla Valdichiana”.
“La situazione descritta rischia di diventare insostenibile, non solo per le problematiche che interessano il 118 e il pronto soccorso ma per le generali difficoltà dei servizi ospedalieri. E’ in atto un continuo confronto con il personale medico, faremo di tutto affinché il monoblocco di Nottola sia sempre più efficiente, all’avanguardia e più rispondente alle esigenze dei territori” dichiara Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano e Presidente della Società della Salute.
“Per cercare di velocizzare la risoluzione del problema di mancanza di medici del 118, l’azienda Asl Toscana Sud Est ha strutturato un corso di formazione che potrebbe in soli 6 mesi, e non in 24 mesi, come scritto nel bando, preparare professionisti pronti per salire in automediche e dare soccorso alle varie zone”, afferma Giacomo Grazi presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese e sindaco di Torrita di Siena. Che prosegue: “Per troppi anni non sono state fatte scelte programmatiche giuste e non sono stati fatti nello specifico i corsi Deu (corsi formativi per il sistema di emergenza) che avrebbero preparato molti medici per l’emergenza urgenza del 118, paghiamo una miopia ed un vivacchiare che ora sta producendo questo drammatico scenario. E’ il momento di dire basta, e di dirlo in tutte le sedi ed a tutti i livelli, non possiamo più rimandare la questione, chi può faccia e lo faccia subito”.