Garantire e soddisfare i bisogni essenziali di chi si reca in Pronto Soccorso, migliorando la qualità percepita, con l’obiettivo di assicurare un miglior servizio in termini di attesa e permanenza. Sono questi gli scopi principali del nuovo servizio di somministrazione pasti attivato al Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
“Abbiamo ascoltato le segnalazioni dei cittadini – spiega il direttore generale, professor Antonio Barretta – ed è stata attivata una procedura specifica in base ai diversi casi, che si applica a tutti quei pazienti che restano in attesa di dimissione o trasferimento oltre le 12 ore e che, ovviamente, presentino condizioni cliniche tali da poter ricevere la somministrazioni del pasto”.
Sono esclusi pertanto i pazienti che devono completare il loro iter diagnostico con esami strumentali che richiedono il digiuno. Il nuovo servizio, già operativo, ha anche la finalità di ridurre il carico di ansia che può derivare dal ricorso al Pronto Soccorso, sia per il paziente che per i suoi familiari. “L’attesa in Pronto Soccorso – aggiunge Barretta – può rappresentare una fase critica del rapporto tra cittadini e ospedale, per questo diventa fondamentale la presa in carico del paziente non solo per la gestione della malattia, delle eventuali comorbidità e dei diversi bisogni di salute, ma anche e soprattutto nella gestione e nella soddisfazione di quei bisogni prioritari che fanno parte della nostra quotidianità, considerando anche che le attuali restrizioni legate alla pandemia non consentono l’ingresso dei familiari in Pronto Soccorso e, quindi, dobbiamo farci carico noi, come ospedale, delle loro necessità, per rendere la loro permanenza quanto più possibile serena e confortevole”.