“Lo stato del sottopassaggio della Lizza versa in un costante, e crescente, stato di degrado e sporcizia. Prima di accogliere i turisti, è doveroso riqualificare l’area e metterla in sicurezza, oltre a riflettere sul fatto che accogliere gli ospiti sottoterra è un pessimo biglietto da visita per la nostra città. A mio avviso possiamo utilizzare la struttura per altri tipi di accoglienza, come per esempio i cicloturisti con un garage per biciclette”. Con queste parole, Fabio Pacciani, consigliere comunale e presidente di Area Civica, interviene in merito all’idea, da parte dell’amministrazione comunale, di costituire un’area di accoglienza turistica all’interno degli spazi del sottopassaggio della Lizza.
“Il sottopassaggio – dice Pacciani – che non è mai stato usato da nessuno in quanto tale, è stato dignitoso nel periodo che accoglieva alcune attività e veniva chiuso a una certa ora della notte per essere riaperto alla mattina. Da anni versa in un degrado crescente, abbandonato a sé stesso, con impianti di areazione insufficienti, difficilmente riparabili e il cui accesso, per macchinari di così grandi dimensioni, è costituito da una porticina attraverso la quale passa a malapena un uomo spesso invasa da rifiuti che vi vengono gettati dalla piazza soprastante. I controllori di superficie, perché tale era la mansione, almeno 6 mesi fa, vivono come talpe in stanze prive di finestre, maleodoranti per la vicinanza dei bagni, ora chiusi, con scarsa funzionalità dell’areazione e abbondante umidità. È già abbastanza ridicolo far stare i controllori del traffico di superficie, cioè di tutto ciò che avviene nella piazza soprastante, sottoterra ma soprattutto non è dignitoso farli lavorare in un ambiente simile”.
“Valuterei con più attenzione – conclude il consigliere comunale – invece la possibilità di realizzare un deposito per biciclette a uso dei sempre più numerosi cicloturisti che frequentano la città e che non sanno dove appoggiare temporaneamente e in sicurezza il proprio mezzo, se desiderano visitare il nostro centro storico. Magari, se possibile, dotare questo spazio di una officina per piccoli lavori di manutenzione della bici, anche ad opera degli stessi proprietari di un lavaggio per bici di docce e bagni che non farebbero scomodo neppure in occasione delle tante manifestazioni sportive, che fortunatamente si tengono a Siena. Chiedo anche agli amministratori di non essere frettolosi nella scelta. Tutta quell’area: dal campino di S. Prospero, alla Fortezza, alla Lizza, a Piazza Gramsci merita una riflessione profonda e magari condivisa. Non ci sono medaglie da appuntare sul petto. C’è da tracciare una via con piccoli passi, possibilmente non falsi”.